Iorio/ Sui fondi europei è utile fare chiarezza

Continuo a leggere sui giornali dichiarazioni allarmanti sul “rischio perdita fondi europei”,
peraltro a tratti in una totale confusione e commistione tra fondi PR e fondi PNRR che hanno
natura e regole ben differenti.
In assessorato abbiamo e stiamo lavorando su tutti i fronti per evitare qualsiasi perdita.
Sento parlare di necessità di una riprogrammazione, sento critiche sulla riprogrammazione
parziale fatta lo scorso marzo.
Mi pare dunque necessario fare chiarezza perché i cittadini sappiano come stanno le cose.
Partendo dall’inizio è opportuno che tutti sappiano che la spesa dei fondi europei della
programmazione 21-27 è stata messa a rischio da una scelta della passata
amministrazione per un importo di ben 70 milioni di euro per l’acquisto dei treni.

È chiaro che una riprogrammazione più ampia e compiuta sarà necessaria, e verrà
sicuramente fatta ma a valle della definizione della proposta di modifica da parte della
Commissione Europea ai Regolamenti che introduce misure specifiche per affrontare le
sfide strategiche nel contesto del riesame intermedio. Modifica che non è ovviamente
ancora definitiva in quanto attualmente oggetto di confronto tra le Regioni sia a livello
tecnico che istituzionale, e in generale tra i vari Paesi europei.
Colgo l’occasione per evidenziare anche che nei mesi scorsi sono stati attivati interventi a
favore di studenti universitari, caregiver e soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico.
Con le determine a firma dell’Autorità di gestione, infatti, sono stati stanziati diversi fondi:

4 milioni per gli anni 2025-2027 sono stati stanziati dall’assessorato al
Coordinamento Fondi europei per il sostegno alle famiglie per favorire la socialità
delle persone affette da autismo.
Operazione che, seppur prevista sulla programmazione europea, è stata effettuata, prima
dell’arrivo del governo Roberti, sul PNRR. Si converrà che, essendo i fondi da spendere
entro il 2025 pari a 55 milioni di euro, chiaramente la mancata copertura dei 70 milioni ha
comportato scelte su una riprogrammazione parziale. Per questo motivo durante il mese di
marzo, sentita la Commissione europea, abbiamo provveduto alla modifica dell’azione
rimanendo sempre all’interno della priorità denominata “Un Molise sempre più verde”. Si è
proceduto dunque a convertire la spesa con l’acquisto di mezzi di trasporto quali pullman e
minivan da mettere a disposizione dei Comuni molisani, per consentire a cittadini fragili e
disabili di raggiungere le sedi di servizi anche sanitari. Sempre a energia pulita.
Su proposta della Commissione europea, abbiamo affrontato anche la fase della così
detta riprogrammazione STEP, ossia la Piattaforma per le tecnologie strategiche per
l’Europa istituita con il Regolamento (UE) 2024/795, lo scorso anno dunque, per
sostenere la competitività e rafforzare l’autonomia strategica dell’Unione Europea
attraverso gli investimenti nelle tecnologie critiche. STEP utilizzerà le risorse di programmi
esistenti e le indirizzerà verso 3 settori di investimento:
Tecnologie digitali e innovazione deep-tech che comprendono l’intelligenza artificiale,
la sicurezza informatica, la robotica, il 5G e la connettività avanzata e le realtà virtuali;
Biotecnologie che implicano l’uso della scienza e della tecnologia allo scopo di produrre
conoscenza, beni e servizi, essenziali per la modernizzazione di settori quali la sanità e la
farmaceutica, l’agricoltura e la bioeconomia;
Tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse che comprendono
innovazioni riguardanti l’energia rinnovabile, l’elettricità e lo stoccaggio del calore, le
pompe di calore, le reti elettriche, i combustibili alternativi sostenibili, la cattura e lo
stoccaggio del carbonio, l’efficienza energetica, l’idrogeno, la purificazione dell’acqua.
Abbiamo infine deciso di riconoscere un’azione che impatta sul sociale dedicandola al
supporto nei percorsi di istruzione terziaria e di formazione per favorire anche l’inserimento
dei disabili nei percorsi lavorativi.
Tale riprogrammazione parziale è stata approvata in Giunta con delibera numero 80,
approvata poi dal Comitato di Sorveglianza con procedura scritta come da regolamento,
ed è stata preceduta dalla condivisione con gli stakeholders, comprese le organizzazioni
sindacali di cui anche CIGL e UIL, che solo oggi si mostrano critiche, facevano parte.

un milione di euro, per lo scorrimento delle borse di studio universitarie relative al
2023 – 2024 mentre per gli anni 2024-2025 i fondi messi a disposizione sono un
milione e mezzo di euro.

800mila euro per ampliare la platea di caregiver destinatari del Fondo per la non
autosufficienza e per i quali si attendono i bandi da parte degli Ambiti Territoriali
Sociali.

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