“Disposizioni per il governo delle risorse idriche”, pdl presentata dal consigliere D’Egidio

Il Consigliere regionale Armandino D’Egidio ha presentato una proposta di legge –contraddistinta con il n. 130- avente ad oggetto: “Disposizioni per il governo delle risorse idriche”.


La Pdl –spiega il presentatore nella relazione illustrativa- vuole colmare un vuoto normativo e allo stesso modo fornire uno strumento di governo delle risorse idriche molisane.
La proposta quindi intende valorizzare il patrimonio idrico regionale promuovendo uno sviluppo sostenibile dell’intera comunità per poter raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.


L’iniziativa legislativa –si spiega ancora- intende dare “attenzione al presente, ma con lo sguardo volto al futuro, disciplinando l’uso dell’acqua in modo tale che esso venga effettuato salvaguardando i diritti ma anche le aspettative delle prossime generazioni”.


Andando nel particolare, l’articolato stabilisce che gli usi delle acque siano indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici.

Si ritiene quindi prioritario l’uso dell’acqua per l’alimentazione, l’igiene e la cura umana, rispetto agli altri usi del medesimo corpo idrico superficiale o sotterraneo. Ne consegue, dunque, che l’uso dell’acqua per l’agricoltura e l’alimentazione animale, sia da considerarsi prioritario rispetto agli altri usi, ad eccezione di quello potabile.

In un quadro così delineato la pdl prevede anche delle misure di compensazione a carattere ambientale legate ai trasferimenti idrici interregionali che devono essere destinate ai territori dei Comuni interessati dalla presenza delle opere di captazione, di invaso e che comunque sostengono il peso ambientale dell’intervento.

Per il raggiungimento di tali finalità la Regione, con propria deliberazione, sentita la Commissione competente in materia di ambiente, approva il Piano di sicurezza delle acque destinate al consumo umano.

Il Piano tra le altre cose dovrà contenere sia la descrizione dettagliata delle fonti di approvvigionamento e quella qualitativa e quantitativa delle fonti di pressioni antropica che insistono nelle aree circostanti e a monte, considerando tutto il bacino idrogeologico rispetto ad eventuali punti di captazione superficiali o in sub-alveo, che l’analisi dello stato di salute della popolazione e delle principali implicazioni relative al rapporto tra la disponibilità della risorsa, la sua qualità e la salute nel contesto territoriale considerato.

Viene istituita, infine, presso la Giunta regionale, un’apposita Banca dati sulla gestione delle risorse idriche, che avrà il compito di conservare: i dati quantitativi, dimensionali, tecnici, qualitativi e finanziari di esercizio; le convenzioni stipulate con i gestori del servizio idrico integrato; le tariffe applicate all’utenza; le risultanze del censimento delle infrastrutture del servizio idrico integrato ed il relativo aggiornamento, anche ai fini dell’adempimento di obblighi statali o europei.

La proposta di legge passa ora all’esame della Commissione consiliare permanente competente per materia, che dopo l’espressione del parere di rito, la invierà alla valutazione del Consiglio regionale per le determinazioni del caso conclusive.

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