Per la nostra lunga storia di impegno , denunzia, proposta sulla mobilità nel Molise, del resto ben nota, non
abbiamo certo necessità di soffermarci sullo stato del servizio,in particolare quello ferroviario, né in termini
dei denunzia, né di indignazione,nè ironici , e ci concentriamo come è nostro costume sui problemi , il da farsi , le
nostre proposte , senza mancare di cogliere qualche elemento nuovo nello scenario che possa aiutare.
Nella seduta della Consulta del Consumo e dell’utenza abbiamo espresso il nostro apprezzamento per la
riattivazione di questo istituto: almeno si parla, ci si confronta superando l’assenza della Regione, interlocutore
indispensabile quale committente del servizio, di questi ultimi anni.
Abbiamo ribadito l’apprezzamento per l’acquisto di dispositivi tecnici e i nuovi treni anche se questi, nella
accresciute difficoltà del sist’ema, rischiano di divenire sovrabbondanti.
Abbiamo ribadito che attendiamo le proposte del Governo regionale in merito ai problemi del settore, riassunti
della mozione approvata dal Consiglio Regionale all’ unanimità e che impegna il Presidente della Regione.
La sospensione del servizio. Riduzione del danno
Ma noi istituzionalmente, per mandato di legge, ci occupiamo anche della condizione quotidiana del cittadino
utente e quindi della nuova, ulteriore tegola che Rete Ferroviaria ci ha fatto piovere sulla testa con la sospensione
per lavori di miglioramento che certo non possono essere impediti.
Un elemento positivo è che questa volta la Regione Molise, benchè avvertita con poco margine di tempo, non è
stata inerte perseguendo la riduzione del danno , concordando con RFI di svolgere il servizio con bus sostitutivi
da Campobasso a Roma diretti senza scalo , evitando vari trasbordi , se fosse stata mantenuta l’organizzazione
vigente treno – autobus . Apprezziamo l’intento di riduzione del danno ma ci sembra preferibile una soluzione
bus fino a Cassino con trasbordo sul treno . Parliamo ovviamente di una delle due direttrici di traffico superstiti,
quella per Roma , mentre è possibile tecnicamente non variare il percorso per Napoli.
Ci sembra preferibile la soluzione che proponiamo perché come avevamo previsto e già si è verificato un solo
bus sostitutivo è insufficien6te e causa ulteriori disagi ai viaggiatori. Come abbiamo richiesto occorre rafforzare
il servizio bus assicurando la stessa ricettività dei treni. Assicurare almeno metà del viaggio col treno è
finalizzato al maggior comfort dei passeggeri, in particolare l’accesso facilitato al servizio per i disabili che non
pochi partono dal Molise per Roma dove si recano al lavoro.
La Regione non abbia timore a chiedere di più, è un diritto perché la normativa e il contratto di servizio prevedono
che il servizio sostitutivo è possibile alle condizione di assicurare gli stessi standars quantitativi e qualitativi, quindi
richieda subito più bus e adeguati con il dispositivo per l’imbarco e lo sbarco dei disabili.
Pensiamo al futuro, controlli dello Stato, controlli dei cittadini
Se la Regione Molise e stata colta impreparata dai provvedimenti di Ferrovie Italiane è anche perché non si fa
prevenzione . Quando si avviò la riforma dei servizi per quanto riguarda quello ferroviario si pensò a tre
aziende di Stato, per il servizio passeggeri ( Trenitalia) , per la gestione della rete (Rete Ferroviaria ) , per il
traffico merci, allo scopo di avere più attenzione al cittadino, più rapida risposta ai problemi, ma non si
prevedeva nella ispirazione e nella legge una separazione delle funzioni e quindi le tre aziende dovrebbero
assicurare il coordinamento della loro azione. Questo non avviene come abbiamo ancora una volta
constatato, senza una programmazione coisitndivisa dei programmi. Come disse su questo
problema il Vice Ministro Riccardo Nencini in va istituzionale nel Molise per le associazioni dei
consumatori utenti, “ Siamo sempre noi, il Governo Nazionale, titolari dell’intervento” e allora
bisogna agire sul Ministero e le sue Direzioni competenti perché vengano rispettate le Regioni (e il
Molise) ad evitare questi interventi a gamba tesa i cui effetti pagano i cittadini.
Altro intervento preventivo è attivare quanto prevede l’ articolo 461 della legge 24 dicembre 2007 che affida i
contrlli, con chiara volontà inequivocabile, ai cittadini attraverso le loro associazioni dei consumatori utenti . Se
i controlli non si fanno le aziende di settore fanno come vogliono e quando ci sono i danni conseguenti, come nel
caso del Molise, è inutile frignare. Il Presidente, nel contratto di servizio con Trenitalia , ha previsto l’istituzione
dello strumento operativo ma noi gli abbiamo chiesto che sia non solo di consultazione ma di esercizio della
attività di controllo, se non lo si fa quando il latte cade è inutile piangere.
Ci scuseranno i soccorritori emersi dall’oblio, i cittadini che sui social manifestano vari sentimenti in merito al
problema per lo spazio di un mattino , se noi li invitiamo alla mobilitazione. Non basta invocare l’intervento di
“chi di dovere “ , tutte lamentazioni inutili. Noi, dando vita a “Presidio per non morire “ abbiamo intrapreso un
cammino lungo e difficile per uscire dall’isolamento, seguiteci, unitevi a noi, collegatevi alla nostra chat
“Presidio per non morire”.
Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Consumatori e Unione Nazionale Consumatori







