Il Molise sta vivendo una delle pagine più difficili della sua storia recente. La crisi dell’automotive e del suo indotto non è solo un problema economico: è una ferita che rischia di strappare via il futuro di migliaia di persone, di spegnere intere comunità, di costringere famiglie a separarsi e giovani a migrare lontano dalla propria terra.
Non possiamo permettere che Termoli, cuore industriale della regione, diventi un deserto produttivo. Non possiamo accettare che il Molise venga cancellato dalla mappa del lavoro e della dignità.
Per questo la CISL Molise chiama tutti – lavoratori, famiglie, studenti, cittadini – a partecipare alla mobilitazione del 29 novembre 2025, con corteo a partire dalle ore 10:00 da Piazza Donatori di Sangue – Termoli (CB).
Le parole di Antonio D’Alessandro
– “Il Molise non può morire di silenzio. Se lo stabilimento non riparte, non perderemo solo posti di lavoro: perderemo pezzi di vita, di comunità, di futuro. Non possiamo rassegnarci a vedere i nostri figli partire, le nostre famiglie spezzarsi, i nostri paesi svuotarsi. Il 29 novembre dobbiamo essere tutti in piazza, uniti, per gridare che il Molise esiste, resiste e pretende dignità.”
– “Questa non è una battaglia di categoria, è una battaglia di popolo. Senza investimenti e senza risposte, il rischio è un esodo che segnerà per sempre la nostra terra. Non possiamo accettare di essere una regione dimenticata. Il 29 novembre Termoli deve diventare il simbolo di un Molise che lotta, che si rialza, che difende il proprio futuro con coraggio e con amore.”
– “Non stiamo parlando solo di fabbriche e numeri: stiamo parlando di vite, di famiglie, di affetti che rischiano di essere spezzati. Se Stellantis non dà risposte, il Molise sarà condannato a un esodo doloroso. È un colpo al cuore della nostra comunità. Il 29 novembre dobbiamo gridare insieme che il Molise non si arrende, che Termoli non muore.”
– “La transizione industriale non può diventare sinonimo di abbandono. Senza risposte da Stellantis e dall’Europa, migliaia di persone saranno costrette a staccarsi dai propri affetti, a vivere la sofferenza di una migrazione forzata. È un dolore che non possiamo accettare. La piazza di Termoli deve diventare il simbolo di una comunità che difende il proprio futuro, con dignità e con amore per questa terra.”
Un gesto di responsabilità e di amore per il Molise
La mobilitazione del 29 novembre non è solo un appuntamento sindacale: è un atto di amore verso il Molise, verso i nostri figli e verso le generazioni che verranno. È la voce di una comunità che non vuole essere dimenticata, che chiede di essere protagonista della transizione tecnologica ed energetica, senza lasciare nessuno indietro.
Il 29 novembre sarà il giorno in cui il Molise intero dirà:
– “Noi ci siamo.”
– “Noi resistiamo.”
– “Noi vogliamo futuro.”
– “Se Termoli si spegne, si spegne il Molise. Se Termoli resiste, il Molise vive. Il 29 novembre dobbiamo essere tutti in piazza per difendere il cuore della nostra terra.”
– “Non è solo lavoro: è vita, è comunità, è futuro. Senza investimenti, migliaia di famiglie saranno costrette a separarsi, a lasciare i propri affetti. Il 29 novembre gridiamo insieme che il Molise non si arrende.”
– “Difendere Termoli significa difendere i nostri figli, le nostre radici, la dignità di un popolo intero. Il 29 novembre la piazza deve diventare il simbolo di un Molise che lotta e che non accetta di essere dimenticato.”
– “Il 29 novembre non è una data qualunque: è il giorno in cui il Molise decide se vivere o spegnersi. In piazza, insieme, per dire che Termoli non muore e che il Molise resiste.”
Il Molise vive ore drammatiche. La crisi dell’automotive e del suo indotto sta colpendo il cuore pulsante della nostra economia: Termoli, simbolo di lavoro e di speranza per migliaia di famiglie. Senza investimenti e senza una strategia industriale chiara, la nostra terra rischia di spegnersi, di vedere i suoi figli costretti a partire, di trasformarsi in una comunità ferita e dispersa.
Il 29 novembre a Termoli chiama, il Molise deve rispondere.
Il Molise non si arrende. Termoli non muore. Il 29 novembre il Molise scende in piazza per difendere lavoro, comunità e futuro.







