COISP: In Molise aumentano i reati in materia di sostanze stupefacenti e per rafforzare la lotta alla droga si chiudono i presidi di sicurezza

Com’è noto, entro la fine della prossima estate, si avrà la chiusura definitiva del Posto
di Polizia Polfer di Campobasso, termine questo previsto poichè scadono i 180 giorni
dalla registrazione, presso la Corte dei Conti, del Decreto di soppressione a firma
dell’ex Capo della Polizia di Stato, Prefetto Franco Gabrielli, e quindi si procederà a
mettere i sigilli alla sede incardinata all’interno della Stazione di Campobasso.
Questa O.S. ha sempre contestato aspramente tale chiusura dimostrando, con i dati
alla mano, il grave errore che si stava commettendo in termini di sicurezza.

Infatti, tale presidio di sicurezza, destinato alla prossima chiusura, svolge un ruolo
importante per tutto il territorio molisano e non solo per la provincia di Campobasso.
Tale Ufficio di Polizia lavora quotidianamente da diversi anni per la prevenzione e la
repressione dei reati ed in particolare svolge un ruolo molto importante anche nella
lotta alla droga.
Il giorno 10 aprile la Questura di Campobasso ha diramato i dati uffciali sulla propria
attività svolta nell’anno precedente ed inviati ai mass media proprio in occasione della
ricorrenza del 169^ anno dalla fondazione del Corpo della Polizia di Stato.

Ebbene, tra i dati rilevati nel periodo che va dal 01.04.2020 al 31.03.2021, spicca,
nonostante gli sforzi di tutti gli uffici investigativi, l’aumento del 41% dei reati in
materia di sostanze stupefacenti.
Inoltre, giova ricordare i numerosi quantitativi sequestrati di droga grazie al
formidabile impegno degli uomini della Polizia di Stato della provincia, ai quali va
tutta la nostra stima e riconoscenza, tra i quali hanno visto protagonisti ed in più
occasioni, anche gli uomini della Polfer di Campobasso, impiegati in prima linea
nella lotta al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
In questa lotta, la Polfer di Campobasso è un baluardo importante soprattutto per la
sua posizione strategica che funge, altresì, da deterrente per il continuo aumento del
consumo di sostanze stupefacenti registrato negli ultimi anni nel nostro Molise oltre
che mettere in atto tutte le attività di controllo e vigilanza dello scalo ferroviario
situato nel pieno centro cittadino.

Usando una terminologia prettamente calcistica possiamo affermare che la lotta alla
droga si deve continuare ad affrontare con la solita “marcatura a uomo” e guai
adottare la tattica, seppur più moderna, della “marcatura a zona”.
Togliendo definitivamente quel baluardo di sicurezza si rischia di lasciare scoperto
uno degli ingressi principali per i mercanti di morte che potranno attecchire meglio
sul nostro territorio molisano.
Questa O.S., com’è noto, ha investito molto in questo territorio spendendosi molto in
diverse attività sociali di sensibilizzazione e di informazione svolte presso gli istituti
scolastici parlando del problema tossicodipenza direttamente al cuore degli studenti
ed, altresì, organizzando seminari e convegni, creando così momenti di riflessione sul
tema scottante tra i giovani.

Abbiamo sottoscritto anche un importante protocollo d’intesa con il Comune di
Campobasso incentrato proprio sulla prevenzione di tali devianze ma tutto ciò sarà in
parte vanificato se consentiremo una maggiore penetrazione sul territorio facilitando
l’ingresso di tali sostanze abbattendo importanti barriere legali come quella creata
fino ad oggi dal Posto di Polizia Polfer di Campobasso.

Ad oggi non ci sono molte corse di treni nella stazione di Campobasso ed Isernia per
via dei lavori di elettrificazione della linea con la conseguente e visibile diminuzione
del flusso di passeggeri ma nell’arco di pochi mesi, terminato l’ammodernamento
della linea, come dichiarato dallo stesso Ente delle Ferrovie dello Stato, in una nota
stampa del 14/06/2020, la tratta ROCCARAVINDOLA-ISERNIACAMPOBASSO
sarà sensibilmente potenziata e velocizzata portando alla percorrenza in meno di tre ore i viaggi per Roma e Napoli.

In termini pratici si prevede un aumento di flusso di passeggeri che viaggeranno su
una linea completamente elettrificata e moderna.
A questo si aggiunga l’aumento dei passeggeri che utilizzeranno anche la tanto
auspicata linea della Metropolitana Leggera che con i lavori siamo a buon punto
vedendo, altresì, maggiormente coinvolte, nel prossimo futuro, le stazioni molisane
con Campobasso la principale fermata. Questi miglioramenti derivanti dal nuovo
progetto di elettrificazione della tratta ferrata porteranno inevitabilemente,
come si diceva, ad un aumento dell’utilizzo di questo mezzo pubblico ma nello
stesso modo ci sarà necessità di maggiore presenza delle forze dell’ordine per la
prevenzione e la repressione dei reati a tutela dei cittadini in viaggio.

In definitiva, prevedendo concretamente ed oggettivamente il prossimo futuro, il
posto di Polizia attuale fungerebbe anche da importante presidio di sicurezza di
riferimento per tutto l’apparato rimodernato e sicuramente più funzionale ma se oggi lo chiudiamo non garantiremo ai nostri figli quelle giuste garanzie anzi
rischiamo di abbandonare il tutto, dopo diversi milioni di euro di investimenti,
nelle mani della criminalità con grosse conseguenze anche per l’ordine e la
sicurezza pubblica.

Immagginiamo che le Autorità locali di P.S. non possano schierarsi palesemente al
nostro fianco per questa sana battaglia per ovvie ragioni istituzionali che
ossequiosamente rispettiamo ma non crediamo che possano, nello stesso tempo,
smentirci su quanto fin qui affermato e rivendicato da noi stessi per i soli esclusivi
interessi di sicurezza per il nostro Molise già martorizzato e pesantemente penalizzato
da altre precedenti ed inopportune chiusure di altri presidi di sicurezza, come quello

del Distaccamento della Polizia stradale di Larino ed il Posto Polfer di Isernia e dagli
inopportuni tentativi di chiusura del posto di Polizia dell’ospedale di Campobasso
(chiuso e poi riaperto), la Corte d’Appello (con la quale si rischiava la conseguente
chiusura degli uffici di Polizia altamente operativi ad essa collegati) e della Scuola
Allievi di Campobasso, importante fiore all’occhiello della formazione nazionale
della Polizia di Stato.

A queste chiusure già messe in atto dal Governo centrale ed ai vari tentativi,
fortunatamente non andati in porto, dalla spietata spending review, questa O.S. si è
sempre opposta così come in questo caso dove metterà tutto l’impegno di sempre per
evitare fino alla fine la soppressione del posto di Polizia in questione.


Per continuare la spinta in maniera determinata nella direzione di opposizione a
questa chiusura credendo in un ravvedimento in tal senso, possiamo, inoltre,
affermare che la decisione governativa scaturisce da statistiche e studi effettuati,
oltre dieci anni fa, vecchi e obsoleti contenuti in un vecchio decreto dello stesso
Ministero dell’Interno che nelle 30 pagine cita la necessità di revisione dell’assetto
ordinativo anche degli uffici della specialità, visibilmente snaturata e smembrata,
della Polizia Ferroviaria con la conseguente soppressione di diversi posti Polfer su
tutto il territorio nazionale ivi compreso quello del capoluogo di regione molisano.
Secondo la Direzione Centrale tale posto di Polizia sia caratterizzato dai seguenti
vizi:

da un marginale traffico ferroviario, dimostabile, come sopra descritto,
l’esatto contrario. In un prossimo futuro saranno raddoppiati se non
triplicati i flussi di passeggeri;

  1. dall’assenza di criticità operative, dimostrabile, come sopra descritto, anche
    qui, l’esatto contrario per la posizione strategica (in pieno centro cittadino)
    con la vicinanza anche di un carcere di massima sicurezza, ma soprattutto
    per lo smistamento che a breve ci sarà di persone e merci con
    l’elettrificazione e la partenza della metropolitana leggera con grossi
    investimenti economici;

dalla carenza di personale, se per assenza o carenza di personale si riferisce a
quella situazione atavica nazionale (la Polizia di Stato lamenta la mancanza di
circa 15.000 unità) non vediamo perchè un capoluogo di Regione debba
pagare lo scotto di un blocco del “turn over” effettuato dall’Amministrazione
per diverso tempo in maniera inopportuna. Se invece, si afferma che la
carenza di personale sia del locale posto di Polizia, ebbene, gli attuali
dipendenti in servizio, al momento, sono sufficienti per gestire le esigenze
operative e non lamentano mancanze di personale. Anzi, quasi sicuramete
quando ci sarà l’ampliamento della struttura con l’elettrificazione allora
necessariamente sarà obbligatorio rivedere anche quella pianta organica
per meglio dare il servizio di sicurezza ai cittadini molisani.

Inoltre, sempre secondo quanto affermato nello stesso Decreto, questa chiusura
“dovrebbe consentire, sempre secondo la Direzione Centrale, una più vasta economia
gestionale e operativa con l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane
disponibili”. Motivazione, questa, che non convince affatto soprattutto noi addetti ai
lavori perchè:

  1. I locali dov’è incardinato il posto di Polizia sono in comodato d’uso gratutito,
    quindi non ci sono spese per l’Erario;
  2. Il personale impiegato presso quell’Ufficio, ridotto attualmente ad una decina
    di unità, svolge regolarmente servizio e copre regolarmente le tratte di
    competenza che vanno da Venafro a Termoli. Coprendo anche le zone lasciate
    scoperte dalla soppressione del posto di Polizia Polfer di Isernia.
  3. Non ci sono state richieste di personale proprio in considerazione del
    problema atavico di cui sopra si accennava relativamente alla scarsità di
    personale a livello nazionale. Con la sua soppressione ci saranno sicuramente
    più esborsi ed aggravi economici per l’Erario che sarà costretto a ricorrere
    agli Uomini della Questura di Campobasso per fronteggiare le situazioni di
    emergenza allargando il quadro delle competenze anche sulla linea ferrata e
    sue pertinenze.

Secondo quanto sopra già descritto il Molise risulta già vittima di troppi “scippi” in
termini di presidi di sicurezza. Adesso cerchiamo di limitare i danni e di non
aggravarli più di quelli che ulteriormente la pandemia ha portato e che sta causando
ai danni dei cittadini molisani che necessitano del costante supporto delle forze
dell’ordine. Ci sembra molto inadeguato ed anche irriverente questo provvedimento
improvviso di chiusura soprattutto per il grave periodo che stiamo affrontando in
affanno dovuto all’emergenza covid.
Siamo sicuri che se questo scempio andrà in porto tra qualche tempo cominceremo a
raccogliere i conseguenti effetti negativi per tutta la collettività.
Se prendiamo in riferimento ad esempio la Scuola Allievi Agenti di Campobasso
sulla quale pendeva la mannaia di chiusura e fortunatamente tutti insieme siamo
riusciti a bloccarne la soppressione, ad oggi i risultati ci danno ragione, infatti, la
stessa struttura rimane inquadrata come una struttura solida ed importante
fondamentale per la formazione di tutti i poliziotti italiani.

Ringraziamo il Senatore della Repubblica, dott. Fabrizio ORTIS, che sta mostrando
interesse alle nostre denunce portando a conoscenza dei dati reali le alte sfere
istituzionali che si affidano, purtroppo, ad errati ed obsoleti calcoli per procedere alla
chiusura di importanti baluardi della sicurezza come quello del Posto Polfer del
Capoluogo di regione molisano.

Il Segretario Generale Regionale
Giovanni Alfano

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