CISL: In Molise la situazione della sanità è un disastro

Apprendiamo della notizia del 6 settembre, relativa alla sospensiva accolta dal Tar del
Molise con la quale blocca il provvedimento del commissario alla sanità Donato Toma che,
nei giorni scorsi, per evitare la sospensione delle prestazioni di radioterapia al Gemelli
Molise, aveva disposto l’utilizzo dei fondi destinati alle prestazioni di specialistica
ambulatoriale assegnato per le prestazioni di radioterapia.

L’atto commissariale, oggetto dell’impugnativa, dispone la sospensione dell’erogazione di
tutte le altre prestazioni di specialistica ambulatoriale già prenotate, e programmate per date successive al 18 settembre 2022, determinando un impatto pregiudizievole sulle attività di oltre settemila prestazioni già prenotate.
Giustamente il TAR Molise ritiene non giustificata la sospensione generalizzata e
indiscriminata di tutte le altre prestazioni di specialistica ambulatoriale da erogarsi presso
l’Ospedale Gemelli a partire dal 19 settembre 2022.
Non ci sono altre parole per definire la situazione della sanità molisana. Quattordici anni di
commissariamento hanno aggravato una situazione già complicata.
Sembra quasi che voglia indurci a pensare che bisogna stilare una graduatoria tra le malattie da curare oggi, quelle da rinviare al 2023 e quelle, addirittura, al 2024.

La responsabilità è della politica per come ha gestito il settore, il commissariamento è
arrivato perché la spesa era fuori controllo e non venivano più garantiti i servizi, e del
governo centrale che ha mandato qui commissari non sempre all’altezza del compito con un
incremento dei costi.
La Cisl sollecita da anni una vera riorganizzazione. Oggi il ruolo di commissario è affidato al
governatore della Regione, Donato Toma, che il 5 agosto 2021 dichiarava “ho tre obiettivi:
azzerare il disavanzo, attuare il Patto per la salute, rendendo finalmente efficiente il Sistema sanitario, e porre fine allo strumento del Commissariamento”. A distanza di oltre un anno la situazione è peggiorata.
Le strutture ospedalieri e territoriali non riescono a garantire i servizi.
La notizia annunciata dal Presidente del Cda del Gemelli Molise, Stefano Petrarca, che dal
prossimo ottobre nella struttura saranno sospese, ma solo per i cittadini molisani, le
prestazioni di radioterapia oncologica e nei mesi successivi sono a rischio anche quelle di
cardiochirurgia, è sola la punta di un iceberg con problemi molto più grandi.

La sospensione del servizio, solo per i cittadini molisani, è frutto del decreto del Commissario ad Acta per la Sanità, che pone un tetto di spesa invalicabile, anche per le prestazioni salvavita, verso i pazienti molisani. In mancanza di una deroga o di un impegno scritto da parte della Struttura commissariale si interrompono le prestazioni.

Come dicevamo, questo è solo la punta di un iceberg. Il nostro sistema sanitario è vicino al
collasso. Il problema viene da lontano, da decenni di politiche ultraliberiste, e con il tempo la situazione è drammaticamente peggiorata.
Nessuno ha messo in atto alcuna politica per invertire la tendenza, anzi ci sembra che si stia accentuando il divario a danno delle zone periferiche come il Molise.
La vicenda della radioterapia è uno stillicidio ed è l’ennesimo colpo al nostro martoriato
territorio. Altro segnale che dimostra la progressiva dismissione della sanità pubblica: le
carenze di personale medico e infermieristico sono ormai generalizzate e riguardano i pronto soccorso, i servizi di guardia medica, i reparti ospedalieri e i servizi sul territorio; la precarietà del lavoro, anche nel sistema sanitario, è sotto gli occhi di tutti;
Un quadro desolante e risulta difficile non pensare ad un disegno organico per
americanizzare la sanità italiana, per sostituire progressivamente il privato al pubblico,
creando peraltro ghiotte opportunità di guadagno al mondo finanziario ed assicurativo.
È necessario uno scatto di rabbia e di orgoglio dei molisani.
L’art. 32 della Costituzione recita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
indigenti.

Il Coordinatore AST Molise
Antonio D’Alessandro

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