“Ci hai insegnato il diritto di avere diritti, addio Professore”, il saluto di Art. Uno – Movimento Democratico e Progressista a Stefano Rodotà

Qualche giorno fa è morto il professore Stefano Rodotà, rigoroso intellettuale, strenuo difensore dei diritti civili, giurista di indiscutibile prestigio e coerenza, ha svolto attività politica come indipendente di sinistra nelle liste del PCI, fu il primo Presidente del PDS, ma non partecipò alla formazione dei DS, men che meno del PD, particolarmente impegnato a sostenere le ragioni del “NO” al referendum promosso dal PD a guida Renzi, il quale si proponeva di modificare e stravolgere la Costituzione Italiana.
Ci ha insegnato il diritto di avere diritti, espressione della passione civile della migliore Italia repubblicana, fu attento, lucido, critico e precursore in passaggi chiave per la vita democratica del Paese e verso tematiche di primaria importanza come la difesa dei beni comuni, il diritto nell’era digitale e la lotta a tutte le forme di diseguaglianze, terreno minato alla libertà dei popoli e delle persone.
Come Art. Uno -Mdp ci sentiamo incardinati alla rotta tracciata dal professor Rodotà, lasciata in eredità a tutti coloro che vogliono perseguire importanti battaglie di democrazia, uguaglianza e libertà come cardine dell’azione politica. A ragion di ciò, ci sembra fuori luogo e deplorevole l’azione di chi, mistificando e revisionando i fatti, svolge un’attività amministrativa e politica tutta fuori dal perimetro indicato da Stefano Rodotà, salvo poi farne grandi elogi post mortem. Infatti, a cordoglio e commento sono apparse note, riportate dagli organi di stampa, di qualche personaggio di prima fila del PD locale, dichiarato sostenitore del “SI” al referendum del 4 dicembre 2016 e pertanto su posizioni diametralmente opposte a quelle di Rodotà. A questo fatto gravissimo, si aggiunge la mancanza di una netta opposizione all’invito renziano di astenersi al referendum sulle trivellazioni e il comportamento antidemocratico nei confronti del referendum consultivo richiesto dai comitati e dai cittadini contrari alla realizzazione del tunnel.
Aggiungiamo che stante l’inarrestabile declino del PD renziano (l’ultima débâcle è di domenica), ormai geneticamente modificato e, pur di sopravvivere, irreversibilmente avviato ad un patto di governo e di potere con la destra di Berlusconi, Verdini e Alfano, tali note sembrano essere soltanto un tentativo finalizzato a recuperare consensi a sinistra tra gli estimatori di Stefano Rodotà.
Questo non accadrà. Art. Uno – Mdp denuncia e deplora tali azioni di “cattiva politica figlia della cattiva cultura”, ben consapevole che gli elettori in genere, e quelli di centrosinistra in particolare, sono troppo intelligenti e maturi per cadere in simili trappole.

Comitato Promotore di Termoli
Art. Uno – Movimento Democratico e Progressista

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