L’8^ Festa della Mela si conferma volano di innovazione e circolarità

Sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025 il borgo dell’Alto Molise si è animato con un grande afflusso di visitatori in occasione dell’8°
edizione esperienziale che ha celebrato la capacità di creare nuova economia partendo dalle risorse del territorio.


Una Castel del Giudice animata dai suoi “cantieri di rigenerazione” ha accolto in una calda atmosfera d’autunno l’11 e 12 ottobre 2025 i visitatori della Festa della Mela – 8° Edizione Esperienziale. Due giornate ricche di iniziative che hanno celebrato il frutto simbolo della rinascita di Castel del Giudice, la cultura della biodiversità, lo sviluppo sostenibile e la filiera agricola corta e di qualità. Una festa molto partecipata, che è stata suggellata dallo speciale annullo filatelico di Poste Italiane dedicato alla storia di Castel del Giudice e alla sua Festa della Mela.
I protagonisti: prodotti biologici e biodiversità.
Regine indiscusse le mele biologiche Melise, le composte e il nettare di mela bio, il miele millefiori espressione della biodiversità locale e la birra agricola prodotta con l’orzo coltivato a Castel del Giudice. Il mercato dei produttori biologici di Molise e Abruzzo ha proposto prelibatezze a km0 con stand ricchi di prodotti tipici locali tra cui dolci con le mele, “scorpelle”, castagne, legumi, arrosticini, caciocavallo impiccato e tantissime altre golosità mentre la Bada Bim Bum Band e la Banda della Ricetta hanno animato con musica dal sound irresistibile il corso principale e la piazza del paese.

E poi ancora giochi di una volta per piccoli e adulti di tutte le età, concerti dei Secondosenso e del duo Isidoro Nugnes e Carmine Riccio, live painting di fumetto con Marco Tarquini, degustazione di mele antiche con l’agronomo Michele Tanno, show cooking con Marco Pasquarelli, chef di Mia Ristorante di Borgotufi, tour guidati nel Giardino delle Mele Antiche, nel birrificio agricolo Malto Lento e all’Apiario di Comunità.

«La Festa della Mela – ha sottolineato il sindaco di Castel del Giudice, Lino Gentile – è diventata un riferimento territoriale, un momento di riflessione sullo sviluppo locale e sulle azioni necessarie per passare dalle idee alle proposte indicando la rotta della rigenerazione che promuova l’innovazione senza cancellare la tradizione e puntando su nuove forme di sperimentazione progettuale che raggiungano gli obiettivi di neopopolazione, sostenibilità ambientale, economica e sociale, e replicabilità ad altre realtà delle aree interne».

Consegnato il Premio Badolato di Calabria contro lo spopolamento.
Tanti gli eventi a corollario della manifestazione. Nel corso della prima giornata della Festa della Mela il Comune di Castel del Giudice ha ricevuto nelle mani del sindaco Lino Gentile, da parte di Domenico Lanciano – fondatore e presidente dell’Università delle Generazioni – “Premio Badolato di Calabria contro lo spopolamento” per la lungimiranza della sua azione di rigenerazione e la capacità di aver trasformato le criticità dello spopolamento in un laboratorio di innovazione sociale ed economica diventando un modello per le zone interne dell’Appennino con cui si condividono sfide e potenzialità simili. Un riconoscimento che il primo cittadino ha voluto condividere «con l’intera
comunità e con tutti gli amministratori che affrontano le stesse problematiche e che come noi non si arrendono».

Bioeconomia circolare per la rinascita.
Subito dopo, il convegno “La bioeconomia circolare per rigenerare la montagna appenninica” è stata occasione per riflettere su nuovi modelli di sviluppo sostenibile e di rigenerazione territoriale con la presentazione dell’innovativo “Progetto Filiera Alto Molise” per la valorizzazione delle risorse agroalimentari ed ambientali dell’Alto Molise. Quattro i nuovi progetti di filiera corta in fase di realizzazione a Castel del Giudice grazie ad un nutrito partenariato: birra molisana (orzo e luppolo), arte bianca (grani tradizionali), frutti antichi (mele e frutti antichi) e miele dell’Alto Molise (risorse mellifere di montagna), per generare circolarità, valore aggiunto, sostenibilità e benessere per la popolazione che
vive sul territorio.

La monumentalità del cerro secolare e lo speciale annullo filatelico.
La seconda giornata della Festa della Mela ha visto, nell’ambito dell’iniziativa “Puliamo il Mondo” promossa dal Circolo Legambiente di Castel del Giudice e dagli operatori di Casa Frezza il riconoscimento della “monumentalità del cerro secolare “d Ru Casin”, uno splendido albero pluricentenario punto di riferimento, di ritrovo e di condivisione di momenti collettivi per i castellani. Poste Italiane, per l’occasione, ha dedicato un annullo filatelico speciale a Castel del Giudice e al suo simbolo: la mela, con una foto di Emanuele Scocchera e un concept, ideato dall’artista Anima Bulimica insieme al timbro, che racchiude questo significato: “La mela è simbolo cristiano di seduzione,
tentazione e caduta, ma nel simbolismo magico, rappresenta la conoscenza, la ricchezza prospera e la rinascita. Elementi antitetici ma necessari che sono ben rappresentativi di una comunità che passa dall’aggregazione allo sviluppo e attraversa anche il problema del
calo demografico e si slancia verso l’esigenza e l’obiettivo di rilancio. Il paese vi è racchiuso e svelato. A reggere l’apertura della mela al “nuovo corso” vi sono delle nuvole, che rappresentano il ciclo naturale dell’alimentare attraverso l’essenzialità dell’acqua quale elemento nutriente e necessario al ciclo vitale. Esse sono tenute a mo’ d’aquilone da chi è restato con tenacia e caparbietà e che può ora diventare la chiave dell’accogliere.

La strada che si inerpica verso il borgo è animata da figure stilizzate che rappresentano il “viandante” che torna dopo un lungo errare, il giovane in bicicletta che porta con sé prospettiva e modelli di sostenibilità, la vecchia abitante che torna sola col suo cane a rivivere il suo paese natio, il padre col bambino in cerca di nuova serenità e la famiglia nuova, che vuole ripartire contribuendo alla rinascita con una visione capace di rappresentare una opportunità per il futuro. Tutti questi elementi insieme, parlano di restanza, ritorno, lentezza, sostenibilità, slancio, cura, confronto e ascolto”. Le cartoline speciali sono disponibili presso gli uffici comunali oppure possono essere
acquistate o prenotate con l’annullo speciale per ulteriori 60 giorni con richiesta diretta alle Poste Italiane ed invio a casa del destinatario.

La Festa della Mela è stata organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Castel del Giudice. La manifestazione rientra nella ricca programmazione culturale del progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino” con il quale il Comune di Castel del Giudice ha vinto il Bando Borghi del PNRR.
Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione – PNRR – M1C3 Intervento 2 – Sviluppo Sostenibile delle Risorse Territoriali – 2.b. #rurobserv – Ministero della Cultura – Finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU

Commenti Facebook