Un riconoscimento, quella di “Donna dell’Anno”, che mi ha resa fiera ed orgogliosa. Consapevole che attraverso la mia persona, l’Associazione culturale onlus “Promozione Donna” ha voluto premiare l’impegno di tutte le donne in un settore delicato ed importante, come quello della politica. Dove siamo ancora troppo poche e per questo è quanto mai necessaria una legge elettorale regionale che preveda la possibilità della doppia preferenza, favorendo così l’ingresso delle donne ai massimi vertici delle Istituzioni. In questo modo, arricchendo la classe politica del nostro coraggio e della nostra determinazione, ma anche della lucidità e del pragmatismo che costituiscono il bagaglio culturale ed umano di ogni donna.
Realismo, concretezza, visione lunga del futuro. Gli stessi elementi alla base della risposta a chi invoca, ad un anno dalle elezioni regionali, le primarie per la scelta del candidato Presidente. Nessun segretario del Partito Democratico potrà mai avere preclusioni in tal senso, ma parlarne ora appare quanto meno prematuro in attesa del congresso del 30 aprile, quando il Pd sceglierà il nuovo segretario nazionale.
Da quel momento si potrà aprire al nostro interno, come abbiamo sempre fatto, una serena e costruttiva discussione sui metodi e sulla scelta delle persone, partendo dal lavoro del Presidente Frattura che per primo chiede di valutare i risultati di anni di impegno positivo. Decideranno gli organi del partito, insieme agli altri movimenti e partiti della coalizione, ascoltando i cittadini. E partendo anche dalla consapevolezza che in tutte le altre regioni di centro sinistra a guida PD, il presidente uscente é stato sempre confermato senza primarie.
Dunque, nessun tabù sulle elezioni primarie, ma neanche nessun ultimatum da parte di qualcuno. Valutiamo tutto restando insieme qualsiasi sia l’esito della discussione. ( Micaela Fanelli)