Al 31 luglio 2025 sono 432 i morti sul lavoro denunciati all’Inail; Mail non lette, decisioni cambiate più volte dai vertici, disattenzione, pressapochismo, fretta, ma solo ieri quattro lavoratori sono usciti di casa per andare a lavorare e sono finiti sotto un lenzuolo bianco..
In sintesi, poco o nessun rispetto per la sicurezza dei lavoratori, appalti sub appalti, appalti a cascata sono un mix letale che è quasi sempre la causa degli infortuni mortali.
Dall’analisi territoriale, tra le regioni con i maggiori aumenti si registrano Veneto (+26, i decessi passano da 37 a 63), Piemonte e Basilicata (+6 entrambe), Marche, Liguria e Campania (+5 ciascuna).
Aumentano le denunce dei lavoratori italiani (da 333 a 339) e diminuiscono quelle degli stranieri (da 102 a 93).
L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce in particolare nelle fasce: 30-34 anni (da 14 a 18 casi), 45-49 anni (da 48 a 55) e 55-59 (da 90 a 99).
Gli infortuni in itinere denunciati all’Inail al 31 luglio 2025, quelli che si verificano nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono stati 54.979, in aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’incidenza di tale tipologia di denunce sul complesso degli infortuni (al netto degli studenti) è passata dal 16,9% del 2019 al 18,4% del 2025. I morti in questo caso sono stati 168, 33 in più rispetto alle 135 registrate nel 2024 (+24,4%), mentre sono, 59.857 le denunce di malattia professionale nei primi sette mesi del 2025, 5.386 in più rispetto allo stesso periodo del 2024 (+9,9%).
Le patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le tipologie di malattie professionali più spesso denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
Le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado presentate all’Inail entro il 31 di luglio 2025 sono state 49.970. Il primo dato a colpire è l’aumento del 2,1% rispetto alle 48.944 del 2024. In 1.196 casi hanno riguardato studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto).
Da settembre 2023 è in vigore l’estensione della tutela Inail agli studenti di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, prevista dal decreto-legge n. 48 del 4 luglio 2023 e confermata anche per l’anno scolastico 2024-2025.
Nel 42% degli infortuni si trattava di studentesse. Tre casi su quattro riguardano studenti under 15, un quarto quelli dai 15 anni in poi.
Al tavolo del Ministero del Lavoro si apprestano i “pannucci” caldi per curare i morti.. la litania che da “Padroni” e “Sindacati” (che si autodefiniscono maggiormente rappresentativi), la litania per la cura è “Formazione e Contratti non firmati da Lor Signori”, forse perchè si potrebbe mettere in crisi la cosiddetta “MANGIATOIA” della formazione???. ( ai posteri l’ardua sentenza), perchè non vietare gli appalti a cascata?, lì dove il costo orario nella gara è previsto a 50 euro ora e a chi effettivamente svolge il lavoro è appaltato a 10-12 euro ora, magari a società che applicano contratti sottoscritti, sempre da lor signori con paghe da fame, il che significa che non c’è tempo per imbracarsi quando si va sulle impalcature, non c’è tempo neanche per mettersi la mascherina quando si scende nelle fogne.
Una volta questo si chiamava intermediazione di manodopera ed era penalmente punito, oggi si chiama appalto, qualche anno fa, qualche politico lungimirante tramutò il reato in virtù.
Alfredo Magnifico