Riaperture, cosa si può e cosa non si può fare? I chiarimenti da Federimpreseitalia Molise

Confusione e smarrimento nel settore della ristorazione dopo l’emanazione del Decreto Legge sulle riapertura. Cosa si può fare e cosa non si può fare? Lo spiega il Presidente di Federimpreseitalia Molise Avv. Antonio Di Franco: “Si sta generando una confusione incredibile tra i commercianti ed in particolare i ristoratori, per quella che è spesso una poca chiarezza delle norme o una loro difficoltà interpretativa, sia da parte degli esercenti stesso che spesso anche da parte delle forze dell’ordine. Cosa cambia con il decreto riaperture? C’è una circolare esplicativa del Ministero dell’Interno, la 15350/117/2/1 che chiarisce in modo abbastanza chiaro il tutto:

1)In Molise (zona gialla) le attività dei servizi di ristorazione (che secondo le linee guida comprendono ovviamente anche Bar e Pasticcerie oltre ai ristoranti) sono consentite CON CONSUMO AL TAVOLO ALL’APERTO tra le 5.00 e le 22.00.

2) Il servizio al banco per i bar è consentito solo per chi ha tavoli all’aperto ed al banco è possibile solo servire, ma non far consumare.

3) Solo per le attività con codice ATECO prevalente 56.3, ovvero i bar e gli esercizi simili senza cucina, l’asporto è possibile fino alle 18.00 e non fino alle 22. Ma le stesse, se hanno tavoli all’aperto, possono comunque stare aperte fino alle 22.

4) L’utilizzo dei servizi igienici è consentito.

5) Il consumo al tavolo è consentito per un numero massimo persone a meno che non si dichiarino conviventi.

6) Feste seguenti a cerimonie religiose non sono consentite.

“La circolare del Viminale – dice ancora l’Avv. Antonio Di Franco – rimanda all’art 27 del DPCM precedente per tutto ciò che non è compreso nell’attuale decreto legge. Si sta generando confusione sulla chiusura o meno dei bar alle ore 18.00, ma la normativa è chiara: il decreto riaperture, esplicitato dalla circolare del Ministero dell’Interno, prevede per le attività di ristorazione con servizio all’aperto la possibilità di stare aperti dalle 5 alle 22. Questa è una deroga esplicita del comma 1 dell’art. 27 del DPCM del 2 marzo che recitava “ Le attivita’ dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub,
ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5,00 fino alle ore 18,00”.

Quindi la normativa appare chiara e trasparente, pertanto le attività che hanno tavoli all’aperto, bar compresi, anche con ATECO prevalente 56.3 possono restare aperte fino alle 22. L’unica differenza, richiamata tra l’altro espressamente nel decreto apertura, è che le attività con codice ATECO prevalente 56.3 possono fare asporto solo fino alle 18.00”

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