Il Censis, a distanza di vent’anni da mani pulite, ha posto l’accento su quello che ha chiamato il “caso Italia”,infatti ormai ci si è talmente assuefatti al malcostume,come il maiale felice che si sbrodola nella sua cacca, in Italia per il 91% degli imprenditori la corruzione è diventato un fenomeno endemico, rispetto al 63% dei paesi europei.
Sarebbe importante fare una campagna di sensibilizzazione per far emergere in maniera esplicita il conflitto di interessi tra il vantaggio dei pochi che trasgrediscono le regole e il danno subito dall’intero sistema a causa dell’alterazione della concorrenza.
Per la ripresa del Post Covid occorrerà rimettere lo sviluppo, la crescita e legalità al centro della generazione di valore per il Paese.
Le aziende devono essere promotrici di quella attenzione alla legalità necessaria dal lavoro all’ambiente, a qualunque pratica sociale”.
L’Italia deve uscire da questa emergenza con la consapevolezza che gli ultimi 20 anni non hanno prodotto crescita, questo per varie ragioni: un elemento demografico, ma anche altri motivi come il fardello burocratico e una certa disparità nell’applicazione delle leggi.
Occorre puntare su una base comune, una legalità che non vada a distorcere la concorrenza.
Il Recovery Plan dovrà includere come requisito principale la legalità, cardine fondamentale per una crescita equa e inclusiva.
Alfredo Magnifico