Pagata la cassa integrazione nell’artigianato. Altri 650mila euro ai molisani

“L’avevamo detto, nelle scorse settimane quando stavamo in contatto con i colleghi del Fondo nazionale, che saremmo stati tempestivi, e così si è fatto: speso tutto! FSBA, che ha ricevuto venerdì mattina la dotazione economica di 265 milioni, ha distribuito l’intera somma alle lavoratrici e lavoratori sospesi dal lavoro.” 

Giustamente orgoglioso dell’efficienza della macchina operativa del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (unico soggetto che paga la cassa integrazione nel Comparto) il Vicepresidente dell’Ente bilaterale regionale (EBRAM), Roberto D’Aloia. 

 C’è stato questo contatto continuo fra i livelli della bilateralità regionale e nazionale per informare le aziende e dare supporto ai consulenti del lavoro, per seguire le posizioni dei singoli lavoratori e, ancora, per sollecitare ai Ministeri del Lavoro e dell’Economia il conferimento delle somme, per vedersi assicurato ogni impegno nella predisposizione dei decreti, perché le procedure e la burocrazia non l’avessero vinta sui diritti e le legittime aspettative dei lavoratori.

Con il lavoro di ventiquattro ore, il Fondo degli Artigiani si è messo in pari: i pagamenti sono stati effettuati per i periodi di cassa integrazione fruiti fino alla fine dell’anno. “Complessivamente, dall’inizio dell’epidemia che ha portato a sospensione di attività lavorative, talvolta a chiusure d’autorità, il Fondo ha speso (fra prestazioni e versamento dei contributi previdenziali collegati) una somma pazzesca: più di 2,2 miliardi di euro.

In larga parte assicurata dai tanti decreti governativi, ma anticipando anche 260 milioni di risorse proprie messe da parte negli anni (somme che dovranno pur rientrare, sennò l’attività ordinaria di FSBA si blocca). È stata pagata la cassa integrazione a 750.000 lavoratori e sono state così sostenute 212.000 imprese artigiane.”

Ma D’Aloia, che è un dirigente sindacale della UIL Molise, è contento, soprattutto, che anche le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti da aziende del Comparto artigiano che operano in Molise abbiano avuto la loro parte: 2.100 lavoratori, dipendenti di 786 aziende artigiane, più di 6 milioni e mezzo utilizzati per la nostra regione fra prestazioni pagate ai lavoratori e versamento della contribuzione correlata all’INPS: “e pensare che qualcuno riteneva il settore artigiano mezzo addormentato e anche fra gli artigiani e i consulenti c’era chi snobbava la bilateralità come strumento per dare sostegno alle imprese e aiuti concreti ai dipendenti…”

“E, invece, negli anni si è dimostrato che la bilateralità artigiana è in grado di assicurare il sostegno economico ai lavoratori sospesi dal lavoro per cause non dipendenti dalla volontà aziendale ma dal mercato o da accadimenti straordinari. È la specifica Cassa integrazione che viene gestita autonomamente nel Comparto artigiano: con una aliquota contributiva equilibrata, con procedure snelle, con la efficiente rete dei riferimenti regionali (da noi:EBRAM), con il sostegno operativo ed economico della bilateralità, chi ha bussato alle porte di FSBA ha sempre, e sottolineo sempre, ricevuto una risposta all’altezza delle necessità e del bisogno di sostegno. Lo si deve ricordare, ora che ci si ripropone di riformare gli ammortizzatori sociali.”

L’ultima osservazione del Vicepresidente dell’Ente bilaterale molisano: “Anche in EBRAM si respira un’aria nuova: rapporti di qualità fra le forze datoriali (Confartigianato, CNA, Casartigiani e CLAAI) e quelle sindacali (CGIL, CISL e UIL). Progettazione di nuovi interventi a favore delle imprese e a beneficio dei dipendenti. Rinnovata attenzione al tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche con la messa in campo di uno specifico strumento paritetico: l’OPRA. Il tutto, peraltro, in sintonia con quanto accade a livello nazionale, dove diverse situazioni sono in movimento con beneficio per tutto il settore economico, produttivo e occupazionale dell’artigianato.”

E specifica: “Fondartigianato, il fondo interprofessionale del settore che sostiene la qualificazione dei lavoratori, ha pianificato l’iniziativa per l’anno in corso: 32 milioni a disposizione su una decina di filoni. Quando si dice: la formazione che aiuta a crescere. Da quest’anno San.Arti., il fondo per la sanità integrativa a favore di 550.000 lavoratrici e lavoratori dipendenti ma anche datori di lavoro, ha deciso di mettere in protezione i figli minorenni di costoro, offrendo loro da subito alcune prestazioni senza un aggravio di costi per aziende e iscritti.

Quando si dice: sostenere con i fatti le famiglie. E, soprattutto, la sottoscrizione dell’Accordo interconfederale sul modello contrattuale. Chi, come, quando, su che cosa e a che livello – nazionale o regionale – si contratta, come migliorare le condizioni retributive dei dipendenti, come sostenere la bilateralità (ragionando anche di previdenza complementare).”

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