L’esperto risponde/Invalidità civile e l’accompagnamento

pasquale colarussoLa parola a Pasquale Colarusso, responsabile del Patronato Acai di Campobasso.
Ci occupiamo in questa nuova rubrica mensile di problemi dei cittadini. Affrontiamo il tema “Invalidità civile” con Pasquale Colarusso, responzabile del Patronato Acai di Campobasso. Ma partiamo proprio dal tema cos’è l’invalidità civile? L’indennità di accompagnamento, o assegno di accompagnamento, è un sostegno economico statale pagato dall’Inps, previsto dalla legge 11.2.1980 n.18 per le persone dichiarate totalmente invalide. L’assegno di accompagnamento si ottiene presentano la domanda per l’accertamento dell’invalidità alla Commissione Medica presso la ASL di competenza territoriale, allegandola certificazione medica comprovante la minorazione o menomazione con diagnosi chiara e precisa e la dichiarazione esplicita dello stato del dichiarante. Vediamo quindi quali sono i problemi che lamentano sia i cittadini che gli stessi patronati.

Pasquale Colarusso, in quanto responsabile del Patronato Acai, lei ha lamentato delle problematiche in merito alla pratica.
In effetti fino a qualche tempo fa la prassi voleva che dalla domanda di invalidità alla visita passassero mesi, oggi questa parte burocratica si è snellita, passano 15 o al massimo 20 giorni, anche perchè dal 2012 la pratica è on line, dopo la visita arriva a distanza di due mesi il verbale, e poi iniziano i problemi. Mi spiego. Dopo che è arrivato il verbale il Patronato che ha presentato la pratica deve fare la AP 70, ossia la pratica amministrativa, per fae si che venga erogata la prestazione. E qui arrivano i problemi. Bisogna dire che ci sono persone che come unico sostentamento hanno la pensione di invalidità, quindi immagini quanto un ritardo di mesi possa gravare sulla loro situazione, sia che si tratti di invalidità civile che di accompagnamento. Un ritardo a volte significa che la pensione arriva anche dopo la morte degli aventi diritto”.
L’iter, che oggi sembra essere più veloce, ad un certo punto ha una battuta d’arresto. Ma da chi dipende?
L’iter si blocca una volta che si arriva all’Inps. Proprio qualche giorno fa mi sono ritrovato con altri responsabili di Patronato ed abbiamo ragionato proprio di questo. Le dico che la nnostra intenzione è quella di fare un incontro davanti alla sede dell’Inps per sensibilizzare e cercare di trovare una soluzione. Non vogliamo condannare nessuno, sappiamo bene che ultimamente anhe l’Inps ha risentito dei tagli voluti dal Governo, per cui da una parte ha assorbito più lavoro dall’altra ha dovuto ridurre il personale, e capisce bene che questo binomio non può funzionare”
Quale può essere una soluzione?
Bè, io non ho soluzioni, stiamo parlando una mole di lavoro , di pratiche e poche persone che possono svolgerlo, uno sportello aperto tre volte alla settimana, non si può dare la colpa all’Inps, ma come responsabile di un patronato io devo dare risposte alla gente, che chiede, perchè ne ha bisogno, a che punto è la pratica, posso rispondere è in lavorazione, ma non posso quantificare il tempo, e come le dicevo molta gente vive grazie a questo sussidio”.
Per quanto riguarda la pensione di invalidità c’è ance una “revisione” ci spiega cosa significa?
” Si la revisione si può avere quando la pensione di invalidità è temporanea. Per cui dopo un anno o due si deve reinoltrare la pratica e rifare tutto l’iter da capo, mentrel’erogazione viene bloccata. Parliamo di pensione temporanea nei casi di malati oncologici, per cui viene considerato il lasso di tempo di un anno o un anno e mezzo utile alla cure chemioterapiche, dopo di che si viene richiamati a fare revisione. Più che di iter parlerei di calvario, sia in caso di prima richiesta che di revisione”.
Lei può affermare che la richiesta di invalidità civile è aumentata?
Certamente, è aumentata soprattutto, e direi pultroppo, ai casi di malattie oncologiche, che tra l’altro hanno anche la precedenza d’urgenza, sempre dietro certificato medico dichiarante lo stato della persona con codice identificatico. La precedenza però è relativa, nel senso che la visita per l’accertamento medico può avvenire entro una settimana ma il blocco è sempre lo stesso”.
E’ fuori discussione l’aiuto delle Istituzioni?
” Direi proprio di si. L’Inps è un Ente pubblico nazionale ed avendo assorbito anche pratiche che prima espletava la Asl, non possiamo chiedere alle Istituzioni di intervenire, l’unica cosa che faremo è proprio quella di sensibilizzare proprio l’Inps”.
MDL

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