Indicatori per una nuova economia

Una ricerca, realizzata da NeXt Economia, con il contributo di Fondazione Unipolis, finalizzata ad individuare gli indicatori capaci di valutare il cambiamento verso scelte e comportamenti più sostenibili, ha voluto indagare l’attuale livello di consapevolezza e mobilitazione degli italiani verso scelte e pratiche di produzione, consumo e risparmio responsabile.

La ricerca ha verificato il cambiamento verso l’equità e la sostenibilità nel sistema economico e sociale, di natura collettiva che riunisce un elevato numero di variabili ed ha cercato di ricondurle a sei fattori determinanti, per capire che ruolo giocano sulla vita delle persone e come, di conseguenza, andare ad incidere per modificarne i comportamenti:

i)     Conoscenza degli strumenti della nuova economia; ii) Credibilità delle aziende (percepita dagli intervistati);

ii)    Disponibilità a pagare (per prodotti sostenibili);

iii)  Informazione;

iv)  Consapevolezza personale dell’urgenza del cambio di paradigma;

v)   Consapevolezza personale dell’impatto delle scelte economiche sulla sostenibilità.

Le statistiche restituiscono un quadro in cui la media del campione si ferma a un livello pari a 0,472 (su 1), dimostrando un livello generale inferiore alla sufficienza.

Avere una vita comunitaria attiva e partecipe ci rende più sensibili e attenti rispetto alle scelte individuali di consumo, il capitale umano, sociale e relazionale contribuisce positivamente al benessere sociale.

Chi appartiene al gruppo con valori superiori alla media mostra differenze rilevanti nelle relazioni familiari, amicali e lavorative risultano percepite come più soddisfacenti nei gruppi con alti livelli di Nuova Economia e l’inclusione economica e sociale favorisce una maggiore armonia personale e relazionale.

Un aspetto interessante emerge anche dalla fiducia negli altri e dalla felicità derivante dal miglioramento delle condizioni altrui che indicano un maggiore orientamento altruistico e una visione più positiva del tessuto sociale, un’elevata partecipazione alla Nuova Economia non solo favorisce il benessere individuale ma alimenta un senso di comunità e fiducia interpersonale.

La sfida principale è rafforzare e rendere più efficaci i fattori abilitanti che favoriscono la crescita della Nuova Economia, questi includono norme sociali condivise e integrate, infrastrutture fisiche efficienti, ecosistemi digitali avanzati e reti relazionali solide, capaci di connettere persone e organizzazioni in modo sinergico. 

Occorre promuovere lo sviluppo e l’allenamento di competenze generative e cooperative, indispensabili per affrontare le complesse dinamiche economiche e sociali di oggi, per farlo, è necessario offrire esperienze di formazione accessibili a tutti, diffuse sul territorio e fruibili attraverso diversi canali.

Questi percorsi devono unire teoria e pratica, fornendo strumenti concreti per la Nuova Economia. Creando una cultura condivisa, possiamo favorire un cambiamento verso modelli economici più responsabili e inclusivi.

La prima fase comprende gli elementi culturali in grado di favorire il cambiamento verso atteggiamenti e stili di vita sostenibili.la seconda fase comprende gli elementi motivazionali che spingono verso la transizione, coinvolgendo attivamente rappresentanti del Terzo Settore, il terzo step ha fatto luce sulle “resistenze” dei cittadini nell’abbracciare comportamenti responsabili, in virtù delle discrepanze tra intenzioni dichiarate e azioni effettive, la quarta fase ha previsto la costruzione di un quadro di sintesi sugli indicatori individuati durante il percorso, per fornire uno strumento utile all’elaborazione di politiche volte a promuovere il processo di transizione verso un’economia più equa, inclusiva e rispettosa dell’ambiente.

Alfredo Magnifico

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