DURC, i sindacati denunciano: vergognoso provvedimento preso dalla Commissione Parlamentare

Un altro vergognoso provvedimento preso da una Commissione Parlamentare. Dopo il deprecabile provvedimento che ripristina i vitalizi, (in quel caso i componenti favorevoli sono
stati tutti di Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia) ora in Commissione Bilancio su proposta di due deputati 5 Stelle è stato approvato l’abolizione del comma 1 dell’articolo 81 del Decreto Rilancio il quale aveva recepito le richieste delle Parti Sociali (Organizzazioni Sindacali e Parti Datoriali) avanzate ai Ministri del Lavoro, Catalfo, e delle Infrastrutture, De Micheli.

Il Presidente Conte inoltre durante gli Stati generali dell’economia si era impegnato con i sindacati per un rafforzamento del Durc e degli strumenti di contrasto al lavoro nero.

Ma cos’è l’acronimo D.U.R.C.?
Documento Unico di Regolarità Contributiva! Ovvero rappresenta la lavorazione che tre Istituti: INPS, INAIL, Casse Edili fanno per dichiarare con un UNICO DOCUMENTO (più semplificazione di questo!) gli avvenuti versamenti contributivi che le Aziende Edili devono fare nei confronti dei propri dipendenti. In particolare gli “accantonamenti versati alla Cassa Edile” servono per pagare ai lavoratori due volte l’anno lo stipendio quando si va in ferie, i permessi e i ratei della tredicesima mensilità. Senza questi versamenti le Casse Edili non potranno emettere i versamenti a 600 mila lavoratori edili. Questo è quello che la Commissione Bilancio ha approvato. UNA VERGOGNA SENZA FINE!

Fillea CGIL – Filca CISL e Feneal UIL Regionali informeranno tutti gli edili facendo i nomi e i
cognomi dei signori poco onorevoli che hanno approvato questa misura vergognosa. Posticipare il ritorno alla regolarità contributiva oltre il 15 giugno impedirà alle Casse Edili di emettere i versamenti attesi per il mese di luglio, ovvero affamare 600 mila lavoratori edili e le loro famiglie. Ma la gravità del provvedimento non finisce qui, cioè togliere diritti e soldi ai lavoratori edili, poiché la misura favorisce il lavoro nero, depotenzia la bilateralità che nei territori soprattutto negli ultimi anni stava assumendo sempre più il ruolo di presidi di legalità e favorisce la sleale concorrenza tra le imprese sane e quelle non regolari.


“Se il Governo non rimedierà immediatamente alla ignobile decisione della Commissione Bilancio, Fillea CGIL – Filca CISL e Feneal UIL Regionali, organizzeremo con immediatezza la protesta spontanea dei lavoratori”.

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