Al Lavoro meglio l’Uomo o il Robot?

La domanda che da un pò di tempo assilla l’umanità e purtroppo sta prendendo sempre più piede in molti paesi del mondo è: Umanizzare il Lavoro?la risposta :non sia mai. Meglio sostituire l’uomo con il Robot,con il risultato che si cacciano gli uomini e si sostituiscono con i Robot.
Noi poveri umani pensavamo di essere speciali,unici e insostituibilici sbagliavamo di grosso,ci sono programmi intelligenti in grado di sostituire egregiamente l’uomo prendendo decisioni finanziarie,prevedendo il meteo,ipotizzare quali paesi dichiareranno guerra. Tra un po’ ci resterà poco da fare e saremo sostituiti egregiamente dalla macchina,che prenderà il sopravvento sull’uomo.
Tale cambiamento sarà così repentino e radicale che il mercato non riuscirà più a rispondere con nuove opportunità per chi ha perso il lavoro ,rendendo la disoccupazione non solo una fase del ciclo ma strutturale e cronica irreversibile,sarà la fine del concetto di lavoro classico come noi lo abbiamo conosciuto.
In diversi locali stanno arrivando distributori automatici di hamburger e cibarie varie,caffetterie automatiche,sempre di più i servizi Bancari vengono resi in maniera automatica,un pò alla volta le pratiche che richiedevano la presenza di un operatore umano vengono sostituite con l’onlaine banking.
L’esempio più eclatante viene dalla Foxconn,che produce la componentistica per Apple e Samsung,salita alle cronache mondiali perché i dipendenti non riuscivano più a resistere agli estenuanti turni di lavoro e che a causa dello stress si suicidavano,vedranno sostituire gli uomini con i robot sicuramente più allenati allo stress lavorativo.
Conciliare la crescente automazione del lavoro, dalla ristorazione alla meccanica, con una popolazione mondiale in continua crescita e con i giovani che hanno sempre meno opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro sarà uno dei maggiori rompicapo che il genere umano e la politica si troverà ad affrontare
Sarà bene domandarsi prima di suicidarsi; qual è il senso della nostra esistenza e come si fa ad essere felici?
Alfredo Magnifico

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