A Nordest torna a girar moneta; si sblocca il credito alle imprese con 206,9mld

Le Banche nel 2012 e nel 2013 avevano lasciato a “secco” sia le famiglie sia le imprese, nel 2014 è arrivata la tanto sospirata inversione di tendenza per 206,9 mld di euro in 4 province del Nordest (Veneto Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia): a Verona (+0,1 per cento), a Udine (+0,4 per cento), a Trento (+0,9 per cento) e a Bolzano (+1,1 per cento) gli impieghi sono tornati a crescere. Anche se timido si registra un altro segnale positivo,ritorna il credito,alle imprese, speriamo solo che la tendenza salga e si eviti il prolungarsi delle agonie di aziende, strozzate dalla crisi; da una parte da un sistema bancario insensibile e dall’altra da una latitanza della pubblica amministrazione nel liquidare le fatture alle imprese. Secondo i dati raccolti dalla Cgia di Mestre  la provincia che ha  beneficiato del maggior numero di finanziamenti è stata quella di Verona, con 28,6 mld di euro. Per quanto riguarda i dati riferiti alle imprese, per artigiani, commercianti e imprenditori sono 5 le province che hanno visto incrementare l’erogazione dei prestiti: Rovigo, con +0,2%; Verona, con +0,3%; Udine con +0,8%; Bolzano, con +0,9% e Trento, con +1%. Le imprese più “aiutate” dalle banche – secondo la Cgia – sono state quelle di Verona  con 20,5 mld di euro al 31 dicembre scorso. Sempre al 31 dicembre dell’anno scorso, la quota complessiva erogata alle famiglie  del nord est  è stata, di 65,1 miliardi di euro con i maggiori effetti a Padova con impieghi di 8,9 miliardi di euro. Le banche locali sono state pressoché le uniche ad aver continuato ad erogare credito in questi ultimi anni di dura crisi economica.La quota di mercato, dati Banca d’Italia, delle banche locali sui prestiti al settore produttivo è stata, a livello nazionale, massima nelle regioni del Nordest (27,4%, con punte di oltre il 60% nelle province di Trento e Bolzano). “Seppur insufficiente, è un segnale positivo – rileva il segretario della Cgia. A Nordest, nonostante la crisi, le banche locali hanno aumentato la quota di mercato, cosa che non ha avuto eguali nel resto del Paese. La decisione della BCE dell’acquisto di titoli, forse, potrà  ridare liquidità al sistema bancario e  all’economia reale.
Alfredo Magnifico

Commenti Facebook