1 studente universitario su 2 ritiene necessaria la raccomandazione

Da un’indagine promossa dal progetto NonCiFermaNessuno e condotta dal Centro di Ricerca e Servizi Impresapiens della Sapienza Università di Roma in collaborazione con lo staff di Campus Mentis su un campione di 2098 studenti universitari intervistati emerge che oltre il 43% degli studenti universitari si farebbe raccomandare per ottenere un lavoro, di questi il 57 % ritiene che le “spintarelle” servano più nel settore pubblico che nel privato e siano utili nei concorsi.
I giovani intervistati sono piuttosto fiduciosi dell’utilità dei loro percorsi formativi e per lavorare sarebbero disposti a trasferirsi all’estero, Il 76,7% sogna un contratto a tempo indeterminato e sono consapevoli della necessità di adattarsi a un contesto lavorativo complesso,inoltre,la predisposizione alla flessibilità si accompagna, al desiderio di stabilità.
La maggior parte degli studenti non lavora, di questi oltre la metà vorrebbe farlo (il 62,7 %),chi lavora è soprattutto part-time, precario (il 26,6 % è in stage),mal pagato e svolge lavori non del tutto coerenti con l’ambito di studio,inoltre, vorrebbero in gran parte proseguire gli studi. Sono  i più giovani (18-19 anni) a considerare competitive le competenze acquisite all’Università.
Al crescere dell’età aumentano la percezione di minore competitività, nell’indagine prevalgono gli studenti soddisfatti, che percepiscono il valore della formazione universitaria in termini di competenze e interessati alla formazione in sé e alla formazione per il lavoro,e attribuiscono maggior valore alle conoscenze informatiche che alla conoscenza dell’inglese. In pochi hanno studiato all’estero (13,1 %).
Alfredo Magnifico

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