Trasporti/ Le stazioni dei paesi troppo spesso dimenticate

Le stazioni ferroviarie sono sempre state, soprattutto nei pesi, il luogo dei ricordi, ma anche una importante cartolina del territorio; piccoli spazi, piccole sale, nel migliore dei casi anche un punto di ristoro e per il resto qualche giardinetto ben curato per i motivi prima descritti. Tutto era ordinato e c’era chi se ne occupava con amore. Poi il sistema dei trasporti è cambiato, in alcuni casi le corse sono state soppresse e sostituire dall’autobus, anche la mentalità le ha viste meno ‘legate’ alla popolazione.

Non vogliamo dire che abbiano perso le loro caratteristiche, anzi sono sempre nei ricordi della gente come punto di partenza o approdo per un viaggio, per uno spostamento di lavoro e per motivi sentimentali; forse un uso maggiore dell’auto rispetto al mezzo pubblico o una politica dei trasporti che ha portato ad una diminuzione dei finanziamenti sulle stazioni hanno portato una trasformazione. Certo è che all’occhio del viaggiatore in alcuni casi si vedono scene di trascuratezza che anni o decenni addietro non si vedevano.

Da sinistra: La stazione di Ripabottoni con la scritta scolorita, un cartello ricoperto da boscaglia e la rinnovata stazione di Matrice (foto di Vincenzo De Socio)

Proprio un viaggiatore, nostro attento lettore, ci ha segnalato questo aspetto, che peraltro è facilmente intuibile vedendo le foto nell’articolo. Ci sono eccezioni evidenti, come lo scalo di Matrice che è nuovo e moderno e si avvantaggia del fatto di essere stazione di partenza della metropolitana leggera; la stazione è stata beneficiaria di un finanziamento forse fin troppo corposo e che tuttavia non ha portato ancora all’inaugurazione del primo tragitto del ‘trenino’ tanto decantato (ma solo quello) dalla politica locale in passato. Anche quella di Larino, sul lato dei binari, si presenta abbastanza bene; poi però ci sono le note negative tra scritte mancanti, cartelli coperti da boscaglia e casette in stato d’abbandono.

Alla fine una curiosità: il tragitto ferroviario esaminato dal reportage fotografico è quello che va da Campobasso a Termoli ed al nostro lettore è capitato di percorrerlo in autobus sostitutivo all’andata ed in treno al ritorno. Giustamente si è chiesto e ci ha chiesto il motivo, che peraltro non conosciamo. Rigiriamo la domanda a chi di dovere; lo ripetiamo, è solo per curiosità. Speriamo per il futuro di completare l’informazione sulle piccole stazioni anche con quelle lungo il tragitto verso Roma o Napoli.

Nel caso vi aggiorneremo, come sempre con dovizia di particolari.

(ste.man.)

Commenti Facebook