“This is my Street”, Campagna Nazionale per la Sicurezza Stradale. Anche i giovani pagano un alto tributo negli incidenti stradali

A Campobasso, a conclusione della Decade of Action 2011/ 2020, l’ACI
lancia ” This is my Street “, la Campagna nazionale per la Sicurezza Stradale in collaborazione con la FIA (Federazione Internazionale de l’Automobile).

In linea con quanto affermato nella “3rdGlobal Ministerial Conference on Road Safety”, la Campagna dell’Automobile Club d’Italia è finalizzata ad incrementare la cultura della sicurezza nei più giovani per una mobilità sicura e sostenibile. A livello nazionale e mondiale, infatti, i giovani risultano i più coinvolti negli incidenti stradali. Oggi è fondamentale, quindi, creare i presupposti per far sì che i futuri utenti della strada siano in grado di adottare comportamenti più sicuri e consapevoli per la tutela della propri a salute e di quella altrui.
Quattro gli obiettivi principali della Campagna:
diffondere la conoscenza delle principali norme del Codice della strada tra pedoni, ciclisti, passeggeri di moto, scooter e auto;
aumentare la conoscenza dei fattori di rischio degli incidenti stradali: importanza del fattore umano e pericolosità del traffico cittadino;
migliorare la consapevolezza del fatto che il rispetto delle norme contribuisce, in modo determinante, a proteggere la propria e le altrui vite/salute;
illustrare l’importanza e il corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza (casco,cinture,ecc.).
I partecipanti a “This is my Street” esporranno cartelli dove sonori portate alcune frasi sulla sicurezza stradale, indirizzate alle Istituzioni ed alla collettività, per promuovere l’adozione di efficaci azioni d’intervento.

“Rispettiamo gli attraversamenti pedonali”, “Questa è la nostra strada rispettiamola”;”Aiutaci a mantenere la Strada Sicura” “Non più vittime sulla strada” sono alcuni dei messaggi della Campagna.

A Campobasso gli ultimi dati sugli incidenti stradali elaborati da ACI e Istat, riportano nel 2019 un totale di 396 incidenti con 22 morti e 636 feriti. Se prendiamo in considerazione la fascia di età 5-26 anni nel 2019 risultano 3 morti e 166 feriti. Tra i conducenti 2 morti e 81 feriti, tra i passeggeri 1 morto e 72 feriti mentre i pedoni registrano rispettivamente13 feriti e 0 morti.

“Siamo preoccupati sia per i giovani che per le categorie vulnerabili-ha dichiarato Luigi Di Marzo,Presidente dell’Automobile Club Molise -bisogna intervenire subito per contribuire ad arginare il grave fenomeno dell’incidentalità stradale”.
“L’auto-ha continuato Di Marzo- rimane il principale mezzo di trasporto, ma aumenta il numero di chi, per muoversi in città, sceglie forme di mobilità dolce o micro mobilità elettrica. Anche per questo,ci deve essere, da parte di tutti – pedoni inclusi -il massimo rispetto delle regole, indipendentemente dal mezzo utilizzato, compresi biciclette elettriche e monopattini. Ma è, soprattutto, necessario prevedere la realizzazione di adeguate infrastrutture e per corsi dedicati”.
“Per quanto riguarda i giovani conducenti- ha concluso il Presidente dell’Automobile Club Molise, auspichiamo il consolidamento dell’esperienza di guida anche attraverso la partecipazione a corsi specifici di perfezionamento da seguire dopo aver ottenuto la Patente di guida. Corsi la cui efficacia è dimostrata da tempo in quei Paesi nei quali sono obbligatori (Austria e Svizzera), e come sperimentato da anni nei Centri di Guida Sicura ACI-Sara di Vallelunga e Lainate”. ( foto di repertorio)

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