La sicurezza del volontario impegnato nelle Associazioni di Protezione Civile, alla luce del quadro normativo delineato dal decreto legislativo numero 81/2008, che ha stabilito come anche nei riguardi delle organizzazioni di volontariato di protezione civile si applichino le disposizioni del testo unico sulla salute e la sicurezza negli luoghi di lavoro.
Se ne parlerà nel corso del convegno promosso per il 23 marzo 2016, alle ore 17,30 presso la sala conferenze della Confcommercio di Campobasso, in contrada Colle delle Api dal Centro di Servizio per il Volontariato del Molise in collaborazione con l’Avis comunale di Campobasso “Nicola Scarano”, al quale parteciperanno, in qualità di relatori, il dottor Roberto Giarola, Dirigente del Servizio Volontariato del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, il dottor Massimo La Pietra, Funzionario del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e il dottor Gino Cardarelli, Dirigente del Servizio di Protezione Civile della Regione Molise.
Il decreto legislativo n. 81/2008, la legge che tutela la sicurezza dei lavoratori, si applica alle attività svolte dai volontari di protezione civile con modalità specifiche dedicate esclusivamente a loro. Il legislatore ha ritenuto infatti che un settore tanto importante per la vita del Paese e caratterizzato da esigenze particolari e non assimilabili ad altri ambiti di attività come è il volontariato di protezione civile meritasse un’attenzione particolare. Il periodo 2010-2014 ha infatti segnato una tappa fondamentale nel “percorso della sicurezza” dei volontari di protezione civile, consentendo di dare una forma più organizzata a quella cultura della sicurezza che già permea il mondo del volontariato di protezione civile fin dalla sua nascita, sviluppato a partire da tre capisaldi: l’art. 3, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 81/2008; il decreto interministeriale di attuazione del 13 aprile 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del’11 luglio 2011; il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 12 gennaio 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 aprile 2012.
Con l’emanazione di questi tre atti fondamentali si rende pienamente operativo il quadro normativo in materia di tutela della salute e della sicurezza dei volontari di Protezione Civile, esplicitando gli adempimenti previsti per i volontari e per le organizzazioni, nel rispetto delle peculiarità e dell’incertezza legata agli ambiti di intervento di Protezione Civile. In particolare, si sottolineano, oltre all’attribuzione a ciascun volontario della responsabilità per la propria sicurezza, gli stringenti adempimenti previsti a carico del legale rappresentante delle Organizzazioni (Sindaci e Presidenti di Associazioni) in termini di individuazione degli scenari di rischio, di formazione, informazione, addestramento, dotazioni, controllo o sorveglianza sanitaria.
“Un convegno che si inserisce nel percorso di comunicazione nazionale promosso dalla Protezione Civile, impegnata in tutte le Regioni d’Italia per rendere edotti i volontari, in particolar modo i Presidenti delle Associazioni in qualità di legali rappresentanti, delle proprie responsabilità in questo delicato settore”, ha spiegato Eugenio Astore, Coordinatore Tecnico Nazionale della Protezione Civile dell’Avis.
“Partecipare a questo momento formativo a valenza regionale è di estrema importanza – ha aggiunto lo stesso – per conoscere e comprendere le responsabilità imposte dalla legge nei confronti dei volontari impegnati nelle attività di Protezione Civile”.