Sanità/ Gli operatori del 118 incrociano le braccia

Gli operatori del 118 incrociano le braccia. Le associazioni che gestiscono il servizio del 118 hanno inviato una Pec alla Prefettura di Campobasso per avvisare che, dal prossimo 14 dicembre, non verrà più garantito il servizio di soccorso pubblico. In sostanza, tra due settimane si fermerà il 118 in Molise. 

La drastica decisione dopo che l’Ispettorato del Lavoro avrebbe contestato a diverse di loro la qualifica di volontario che viene attribuita agli operatori del soccorso pubblico. Non sarebbero volontari, ma lavoratori dipendenti per il Ministero del Lavoro.

Eppure un volontario del 118 prende in un giorno la metà di quello che prende, come prestazione aggiuntiva, ogni ora, un medico del Pronto Soccorso; a queste condizioni, reperire nuovo personale è praticamente impossibile. Oltre il 50 % delle postazioni non ha più neanche il medico

Lo ‘sciopero’ del 118 pone seri problemi nell’assistenza delle emergenze; il caos è dietro l’angolo ed occorre intervenire per risolvere un problema di enorme importanza collettiva e nel contempo garantire il giusto ristoro economico ai volontari, che svolgono un lavoro importante e delicato, che merita di essere ricompensato in maniera equa.

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