Riapertura scuole: “Che fretta c’era, maledetta pandemia!”

“Che fretta c’era, maledetta pandemia!” Fervono, doverosamente e indispensabilmente, i preparativi per l’attesa e auspicatissima riapertura delle scuole.

Ma le scuole molisane sono davvero tutte e realmente pronte a raccogliere studentesse, studenti, docenti, personale ATA nella data buttata giù come AUT AUT dalla poco dialogante ministro dell’istruzione e da alcuni sui acritici emuli?


Non tutti gli edifici scolastici in Molise lo sono: troppi di essi sono ancora cantieri, in molti di essi non è stato completato o nemmeno iniziato l’approvvigionamento di tutto il materiale necessario, ma soprattutto solo in questa seconda metà della settimana precedente al 14 sono stati forniti, e ancora sulla carta soltanto, gli organici aggiuntivi espressamente dedicati alla situazione della pandemia. Organici sulla carta che per diventare persone con nome e cognome e carne ed ossa dovranno​ attendere un po’ di tempo.


Sono ancora in corso, inoltre, le operazioni di conferimento degli incarichi ai docenti per la copertura delle cattedre vacanti.
Ci sono altre criticità,​ ma troppo tecniche per essere inserite qui a tediare.

E ancora: è forse definita e definitiva la situazione dei trasporti? Gli studenti arriveranno nelle scuole grazie ad un sicuro e aggiornato piano di trasporto pubblico o dovranno individualmente catapultarsi con paracadutismo sulle loro scuole?


Siamo consapevoli che i problemi ci sono e​ lo stesso 80% dei posti definito dal centro offre il senso della questione in termini nazionali. Così come ancora persistono problemi, in alcune realtà, dei trasporti urbani e degli scuolabus.

Abbiamo avuto notizia da organi di stampa o da istituzioni preposte della nota ufficiale che più di quaranta dirigenti scolastici molisani ( su 50)​ hanno inviato all’ufficio scolastico regionale elencando i ritardi e le criticità, tali da invitare, ove necessario, di posticipare l’avvio delle lezioni?


No, non ne abbiamo avuto notizia. Noi la nota la conosciamo però. Essa, almeno sin qui, è bloccata su scrivania del suddetto ufficio. Invitiamo a darne contezza alla Regione, alla quale spetta la valutazione del calendario scolastico. Valutazione che deve poter contare, inequivocabilmente, su informazioni chiare, complete e tempestive.

LANTERNE E GREMBIULINI ribadisce, pertanto,​ l’appello a valutare il posticipo dell’anno scolastico a dopo le consultazioni elettorali (o anche oltre), convinti che in questi giorni tanti nodi possano essere accortamente sciolti a beneficio della collettività molisana tutta. Non esiste questa o quell’altra scuola pronta a ripartire, esiste la scuola, tutte le scuole, e in questa difficile fase è indispensabile utilizzare il NOI, come comunità, per poter ripartire il più possibile in sicurezza tutti, nessuno escluso, entro un orizzonte di fiducia e di vera e schietta collaborazione.

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