Resoconto attività 2022 della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Polizia Postale di Campania, Basilicata e Molise

Nel 2022 la Polizia Postale è stata chiamata a far fronte a continue e sempre più evolute
sfide investigative sulle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della
prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, della protezione delle infrastrutture
critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce
eversivo-terroristiche, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso che a forme di
estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali.

CONTRASTO ALLA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE E ABUSI SU MINORI IN

RETE

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del
nostro vivere quotidiano, lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2022
è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica
in generale, con particolare riferimento ai reati in danno di minori.
Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) nel
2022 ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento e di coordinamento nazionale dei
Centri Operativi Sicurezza Cibernetica – COSC della Polizia Postale nella lotta alla
pedofilia e pornografia minorile online.
L’analisi dei dati relativi all’anno di riferimento ha confermato la lieve diminuzione dei
casi trattati già evidenziata nella rilevazione di medio termine. La flessione negativa dei dati è
stata riscontrata anche in riferimento al numero delle segnalazioni provenienti da organismi
internazionali attivi nella protezione dei minori in rete. L’impegno profuso dalla Specialità si
è concentrato nel reprimere episodi di particolare gravità, con l’effetto rilevabile di
evidenziare un maggior numero di individui sottoposti a pene detentive.
Nell’ambito poi delle segnalazioni relative alla pubblicazione di contenuti
pedopornografici su social network, si è evidenziato un fenomeno per il quale veniva
intaccata la reputazione dei vari titolari di profili social attraverso la pubblicazione di
materiale scabroso di natura pedopornografica con accessi abusivi massivi a profili privati di
ignari cittadini e di persone dotate di rilevanza mediatica, politica o di altra natura.
La fine dell’emergenza sanitaria, con la progressiva ripresa delle attività nella direzione
di un recupero della normalità, potrebbe aver contribuito a ridurre l’isolamento sociale,
facendo rilevare nel 2022 una riduzione della circolazione globale di materiale
pedopornografico su circuiti internazionali, che non ha però inciso sull’attività di contrasto.

Infatti, è stato registrato un aumento dei soggetti individuati e deferiti per violazioni
connesse ad abusi in danno di minori.
In particolare, nell’ambito dell’attività di contrasto coordinata dal Centro sono stati
trattati complessivamente 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 soggetti, di cui
149 tratti in arresto per reati connessi alla materia degli abusi tecnomediati in danno di
minori, con un aumento di persone tratte in arresto di circa il +8% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente.
Per quanto concerne l’attività di prevenzione svolta dal C.N.C.P.O. attraverso una
continua e costante attività di monitoraggio della rete, sono stati visionati 25.696 siti, di cui
2.622 inseriti in black list e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

Campania
Per quanto concerne la Campania i casi trattati in materia di abusi su minori in rete
nel 2022 sono 101 e le indagini condotte hanno portato all’arresto di 20 persone (13 nel
2021), alla denuncia di 116 soggetti e a 139 perquisizioni.
Basilicata
Per quanto concerne la Basilicata i casi trattati in materia di abusi su minori in rete nel
2022 sono 4 e le indagini condotte hanno portato alla denuncia di 4 soggetti e a 4
perquisizioni.
Molise
Per quanto concerne ila Molise i casi trattati in materia di abusi su minori in rete nel
2022 sono 5 e le indagini condotte hanno portato alla denuncia di 1 soggetto e a 1
perquisizione.

ADESCAMENTO ONLINE
Nel periodo di riferimento sono stati trattati 424 casi per adescamento online: anche
quest’anno la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è quella più coinvolta in interazioni
sessuali tecnomediate, 229 rispetto al totale.
Continua a preoccupare il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di
età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia. Social
network e videogiochi online sono i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente
teatro delle interazioni nocive, a riprova ulteriore del fatto che il rischio si concretizza con
maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia,
nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.
Campania

Per quanto concerne la Campania, i casi trattati in materia di adescamento nel 2022
sono 51 e le indagini condotte hanno portato all’arresto di 3 persone, alla denuncia di 51
soggetti e a 35 perquisizioni.
Molise
Per quanto concerne il Molise, i casi trattati in materia di adescamento nel 2022 sono 2.

CYBERBULLISMO
Si registra una leggera flessione anche dei casi di cyberbullismo che può essere
interpretata come effetto della normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può
escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza
positiva sulla qualità delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei e che la costanza
dell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale, presso le strutture scolastiche,
abbia mantenuto alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire
responsabilmente e correttamente in rete.
Nel periodo di riferimento sono stati trattati 323 casi di cyberbullismo.

Campania
Per quanto concerne la Campania, i casi trattati in materia di cyberbullismo nel 2022
sono 24 (43 nel 2021) e le indagini condotte hanno portato alla denuncia di 6 minori (13 nel
2021). Basilicata Per quanto concerne la Basilicata, i casi trattati in materia di cyberbullismo nel 2022 sono 2 (3 nel 2021).
Molise
Per quanto concerne il Molise, i casi trattati in materia di cyberbullismo nel 2022 sono
5 (5 nel 2021).

FOCUS SULLA SEXTORTION
È un fenomeno che di solito colpisce gli adulti in modo violento e subdolo, fa leva su
piccole fragilità ed esigenze personali, minacciando, nel giro di qualche click, la tranquillità
delle persone.
Recentemente le sextortion stanno interessando sempre più spesso vittime minorenni,
con effetti lesivi potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere
aiuto ai genitori o ai coetanei di fronte ai quali si sentono colpevoli di aver ceduto e di essersi
fidati di perfetti e “avvenenti” sconosciuti.
La sensazione di sentirsi in trappola che sperimentano le vittime è amplificata spesso
dalla difficoltà che hanno nel pagare le somme di denaro richieste. Nel corso dell’anno sono
stati trattati 130 casi, la maggior parte dei quali nella fascia 14-17 anni, più spesso in danno
di vittime maschili.
Nel 2022 in Campania sono stati trattati 97 casi di sextortion, in Basilicata 56 e in
Molise 3.

REATI CONTRO IL PATRIMONIO ONLINE

Nell’ambito delle competenze della Polizia Postale si segnala il rafforzamento
dell’attività di prevenzione attraverso il monitoraggio attivo della rete e un’articolata attività
di contrasto alle truffe online con 3541 persone deferite all’Autorità Giudiziaria, in
particolare nel settore dell’e-commerce e market place.

Nell’ambito delle truffe sul web anche nel corso del 2022, importante l’incremento
degli illeciti legati al fenomeno del trading online (3.020 i casi trattati, 130 le persone), con
l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente
redditizi, e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime. L’attività
investigativa, qualora la denuncia sia tempestiva, prevede l’immediata attivazione dei canali
di Cooperazione Internazionale di Polizia, con la richiesta del blocco urgente delle somme
versate e l’espletamento di accertamenti sui flussi finanziari normalmente destinati all’estero.
Proprio per dare maggior impulso alle indagini che vedono coinvolti cittadini stranieri,
Il Servizio Polizia Postale, nel corso dell’anno 2022, ha attivato 260 richieste di
cooperazione internazionale attraverso il canale Europol che, in più di un’occasione, si sono
rivelate determinanti per l’individuazione degli autori dei reati investigati.
La Polizia Postale è stata impegnata anche nell’individuazione di proposte di vendita
online di prodotti contraffatti o all’utilizzo illecito di segni distintivi dei marchi registrati, per
la tutela del c.d. italian sounding.
Il monitoraggio di siti e spazi web (blog, gruppi social e siti dedicati) dediti a giochi e
scommesse clandestine è un’altra attività operativa particolarmente seguita dalla Polizia
Postale e delle Comunicazioni, sia per contrastare la diffusione irregolare o illegale, che per
tutelare gli interessi dei consumatori, specie se minori d’età: numerosi sono i siti con sedi
legali presso paesi esteri, che operano in Italia anche se privi della prevista autorizzazione per
poter esercitare legalmente la raccolta di scommesse.
Nel corso del 2022 sono state implementate anche le attività di monitoraggio relative
alla vendita online di tabacchi, sigarette elettroniche e liquidi da inalazione in rete, su siti
sprovvisti delle relative autorizzazioni da parte dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.
L’anno 2022 ha vissuto, subendoli, gli strascichi dell’emergenza sanitaria da Covid19,
che ha comportato il cambiamento radicale di alcune abitudini di vita consolidate. La
sostituzione della socializzazione diretta con quella telematica e lo svolgimento dell’attività
lavorativa non in presenza, imposti dall’avvio della pandemia fin dal 2020, si sono, in parte,
stabilizzati, aprendo la strada a nuove consuetudini: molte aziende hanno proseguito con
forme di telelavoro e smartworking, contribuendo a incrementare la frequenza di navigazione
in rete da parte dei soggetti adulti anche attraverso devices quali tablet, smartphone, pc molto
spesso utilizzati anche per scopi personali a scapito della sicurezza.

Nel solco di questi cambiamenti si è registrato un aumento dei reati informatici che ha
raggiunto livelli altissimi, mettendo in luce come il crimine post pandemia nel nostro Paese
stia cambiando radicalmente.
Il settore del financial cybercrime rappresenta un bacino molto remunerativo ed
appetibile sfruttato da molte organizzazioni criminali, anche estere, come veicolo per
finanziare le proprie attività illecite, il più delle volte attraverso l’utilizzo di sofisticate
tecniche di social engineering per manipolare le vittime e indurle a fornire informazioni
riservate.
Le conseguenze di un attacco riuscito possono essere drammatiche e avere effetti
devastanti non solo su singoli utenti o investitori, ma anche con riverberi negativi per ciò che
concerne piccole e medie imprese, con ingenti perdite economiche e danni d’immagine
difficilmente quantificabili.
Nel settore del contrasto al financial cybercrime, il fenomeno dei “money mules”
rappresenta senz’altro una delle modalità più frequenti e consolidate per realizzare frodi
online: con la funzione di “teste di legno” cibernetiche, personalità di dubbia moralità si
prestano ad essere l’ultimo anello della catena attraverso il quale i criminali monetizzano i
proventi del reato. La diffusione di questa modalità e il numero dei soggetti che si prestano a
svolgere tale funzione criminale sono in costante crescita e rappresentano ormai una realtà
criminale quasi endemica in tutto il mondo.
Anche il 2022, inoltre, è stato caratterizzato dalla crescita dell’interesse per le
Cryptovalute: i cittadini italiani, anche con bassa scolarizzazione informatica, sono sempre
più frequentemente attratti dagli investimenti in Cryptovalute, con la speranza di realizzare i
facili e veloci guadagni pubblicizzati.
Quello delle Cryptovalute costituisce un mondo eterogeneo e virtuale, peraltro, non
dissimile da quello reale. In tale contesto sono realizzate attività investigative finalizzate a
fermare i tentativi di phishing verso i Wallet che le contengono: i truffatori informatici
agganciano le vittime attraverso richieste di natura tecnica, su chat ufficiali o semi ufficiali,
con la promessa di risolvere i loro problemi gestionali previa cessione delle chiavi private,
che permettono la movimentazione delle Crypto (cd. SEED), in realtà queste consentono ai
malfattori di prendere il pieno possesso del Wallet e di impadronirsi del contenuto.
Forte anche l’impegno per contrastare il fenomeno del riciclaggio perpetrato attraverso
la conversione delle somme frodate in Cryptovalute, sono state infatti coordinate dal Servizio
Polizia Postale diverse attività investigative che hanno visto truffe informatiche ad alto
contenuto tecnico conosciute come le BEC, le CEO fraud, Vishing, phishing tentare di
realizzare i proventi criminali inviando le somme sottratte tramite bonifico bancario ad
exchange di cryptovalute non collaborativi con la Polizia, convertendo la valuta ufficiale in
Bitcoin o Ethereum. Tale procedimento consente facilmente lo spostamento e
spacchettamento delle somme, in attesa di fare cashout.
Per tale ragione è stata intensificata la collaborazione con le grandi società di Exchange
di Crypto per i report operativi e per il congelamento delle somme sottratte, così come è stata
intensificata anche l’analisi delle transazioni Crypto con la collaborazione degli specialisti di
Europol.
La mancanza di confini geografici in Internet consente sempre più frequentemente la
formazione di gruppi criminali con nazionalità eterogenee ed è questo che caratterizza ormai
quasi l’intero panorama dei reati commessi attraverso le nuove tecnologie.
In Italia sono state frodate 156 grandi, medie e piccole imprese, per un ammontare
complessivo di oltre 20 milioni di euro di profitti illeciti, dei quali oltre 4 milioni sono stati
recuperati in seguito all’intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire
illecitamente dati personali e bancari, per operare sui sistemi di home banking, sono state
identificate ed indagate 853 persone (+9% rispetto all’anno precedente).

ATTIVITÀ DI PREVENZIONE

La Polizia Postale se da un lato svolge un’incisiva attività di repressione dei reati
informatici, dall’altro lato svolge un’importante azione preventiva a tutela dei minori,
soprattutto per quanto concerne il fenomeno del cyberbullismo e di tutte le forme di
prevaricazione online, fenomeni che destano grande allarme sociale.
Tra le iniziative educative si riporta il coinvolgente format teatrale itinerante e in
streaming #cuoriconnessi che ha coinvolto oltre 270mila studenti sul territorio nazionale.
Di rilievo è anche la campagna educativa itinerante di sensibilizzazione e prevenzione
sui rischi e pericoli legati ad un uso non corretto della rete internet da parte dei minori
denominata Una vita da social.

L’iniziativa, arrivata quest’anno alla sua X edizione, ha coinvolto oltre 2milioni e
800mila studenti, attraverso il truck didattico multimediale della Polizia Postale, e ha
proseguito la sua attività itinerante in Italia e all’estero.
Il progetto si cala nella filosofia dei giovani interlocutori, interagendo con un linguaggio
comunicativo semplice ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età, coinvolgendo così dai più
piccoli ai docenti ai genitori, con la finalità di combattere la violenza e la prevaricazione dei
giovani bulli.
L’impegno profuso dagli specialisti della Polizia Postale nell’azione di sensibilizzazione
e informazione ha consentito, nell’anno appena trascorso, di realizzare incontri con docenti e
genitori in oltre 2.800 istituti scolastici e di coinvolgere oltre 820mila studenti.
Per quanto concerne la Campania, nel 2022 le attività di prevenzione in ambito
scolastico hanno interessato 35.791 studenti, 2.881 docenti, 1.640 genitori e 214 istituti
scolastici di vario ordine e grado.
Per quanto concerne il Molise, nel 2022 le attività di prevenzione in ambito scolastico
hanno interessato 2.495 studenti, 210 docenti, 30 genitori e 30 istituti scolastici di vario
ordine e grado.
Per quanto concerne la Basilicata, nel 2022 le attività di prevenzione in ambito
scolastico hanno interessato 296 studenti, 25 docenti, 100 genitori e 10 istituti scolastici di
vario ordine e grado.

ATTIVITA’ DI FORMAZIONE INNOVAZIONE E RICERCA NEL
SETTORE DELLE TECNOLOGIE ICT E DI REALIZZAZIONE DEL

CERT MINISTERO DELL’INTERNO

Nel corso dell’anno 2022, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha proseguito
nell’attività di collaborazione con diverse Istituzioni Scientifiche ed Enti di Ricerca volta ad
individuare e valorizzare nuove tecniche e metodologie di lavoro nel contesto info-
investigativo. In tal senso, di significativa rilevanza è la pianificazione di percorsi formativi di
settore, con particolare riferimento alle tecnologie emergenti (5G, blockchain, IoT, AI) ed al
complesso mondo dei sistemi criptati ed al loro dilagante utilizzo criminale.
Di assoluta importanza è stata l’attività di progettazione ed alta formazione specialistica
finalizzata all’avvio del CERT (Computer Emergency Response Team) – Ministero Interno.
Tale costituendo organismo, che opererà sotto l’egida della nuova Direzione Centrale per la
Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica, sarà chiamato a svolgere un’efficace attività di
presidio e risposta interdipartimentale contro incidenti informatici, coordinando le attività di
contenimento e ripristino, per la prevenzione e la gestione degli attacchi cibernetici, delle reti
e dei sistemi informativi del Ministero dell’Interno.
Si è dato avvio ad una formazione specialista di altissimo profilo a beneficio degli
operatori già impegnati nello specifico contesto.

Commenti Facebook