La delicatissima fase politica cittadina mi impone di avanzare alcune osservazioni che intendo esporre in merito al dibattito attuale circa l’impasse politico/amministrativa del Comune di Campobasso ed in attesa di un confronto costruttivo sia con il partito di FdI che con i colleghi di gruppo e di coalizione.
1 – Come ho avuto modo di dichiarare più di una volta ed in diverse circostanze, nel momento in cui un Sindaco di un Comune, oltretutto capoluogo di Regione, non ha più una maggioranza politica per governare (sono in 12 contro 15 cdx e 5 cantiere civico), se non ritiene di dover prendere le dovute e necessarie conseguenze, è giusto che sia la controparte maggioritaria, nel nostro caso la coalizione di centrodestra, chiamata ad assumersi le dovute responsabilità per ripristinare le basilari regole democratiche attraverso il ritorno alle urne quindi per mezzo della presentazione di una MOZIONE DI SFIDUCIA prevista dalla legge e dallo Statuto comunale. Occorrono i 2/5 dei componenti l’Assise Civica quindi almeno 13 firme per protocollare l’atto e almeno 17 voti per approvarla. Il Centrodestra “sulla carta” constata di 15 consiglieri comunali (in maniera sufficiente per presentarla); se si considerano i 5, sempre “sulla carta”, consiglieri comunali del “Cantiere Civico” la mozione può essere tranquillamente approvata… sempre “sulla carta”. In tal caso Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale decadono dalla carica con la nomina di un Commissario prefettizio fino a prossime elezioni previste per legge a primavera 2026. Un ulteriore precisazione: LA MOZIONE DEVE ESSERE PRESENTATA DAL CENTRODESTRA (perché ha i numeri per farlo) E NON VICEVERSA DA ALTRE FORZE POLITICHE. Per essere chiari il centrodestra non può andare a “rimorchio” ma governare gli eventi con l’assunzione di responsabilità politica. Le altre forze politiche, nella fattispecie quelle che si identificano nel cosiddetto “Cantiere Civico”, poiché numericamente non sono sufficienti alla presentazione dell’atto (a differenza del centrodestra che invece i numeri li ha…almeno “sulla carta”), se ne condividono lo spirito, ma soprattutto gli obiettivi, sono chiamate a votarla.
2 – La possibilità di un ritorno alle urne per la città di Campobasso non subito (2026) ma attraverso la confluenza in un’ipotetica data di election day paventata nella primavera del 2027 non mi vede affatto concorde : primo perché non vedo come si possa andare avanti in questo modo per ulteriori 2 anni con una confusione progettuale e programmatica che vede il centrodestra alternativo alla compagine di governo di centrosinistra ed oltretutto minoritaria. Abbiamo idee e programmi diversi, prospettive progettuali diverse, esistono approcci strategici, oltre che ideologici, contrastanti che non possono conciliarsi per ulteriori 2 anni solo per “tirare a campare” e per far coincidere le elezioni comunali con quelle politiche.
3 – Occorre, quindi, un immediato incontro di coalizione che da mesi sto invocando e che ad oggi ancora non viene fatto…occorre condividere e quindi firmare e presentare quanto prima una atto politico di SFIDUCIA (BOZZA CHE DA 4 MESI HO PREDISPOSTO) e che va presentato al più presto possibile per evitare questa pessima farsa.