Misteri, la sfilata dopo la pandemia

Le Confraternite religiose, intorno alla metà del XVIII secolo, commissionarono allo scultore campobassano Paolo Saverio di Zinno la progettazione di “macchine” che assicurassero stabilità alle raffigurazioni, in modo che le scene rappresentate fossero sempre le stesse e i figuranti avessero sempre gli stessi atteggiamenti, e ne affidarono la realizzazione agli esperti fabbri ferrai campobassani. Nacquero così i Misteri come tutt’oggi li conosciamo. Secondo una tradizione orale non documentata, vennero realizzati ventiquattro Misteri ma sei non ressero al collaudo e non furono più ricostruiti.

L’organizzazione della Processione dei Misteri oggi coinvolge i volontari dell’Associazione Misteri e Tradizioni già a partire da alcuni mesi prima della festività del Corpus Domini. Bisogna infatti revisionare le “macchine”, sistemare i costumi dei figuranti, le divise dei portatori ma, soprattutto, reclutare i figuranti fra quanti, bambini e adulti, desiderano partecipare alla più sentita ed importante tradizione campobassana.

I Misteri, ossia gli ingegni creati dal Di Zinno sono 13: Apre la sfilata S.Isidoro, a seguire S.Crispino, S.Gennaro, Abramo, Maria Maddalena, S.Antonio Abate, l’Immacolata Concezione, S.Leonardo, S.Rocco, l’Assunta, S.Michele Arcangelo, S.Nicola e il S.S. Cuore di Gesù.

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