Matteo Iacovelli presidente della FIDAL Molise fa il bilancio di tre anni di attività

Novembre 2015 è tempo di bilanci per Matteo Iacovelli, presidente della FIDAL Molise e per i membri della locale federazione. Sono trascorsi tre anni dall’insediamento del Comitato in carica. Nonostante il momento di crisi generale ed i mille diverbi, che originano dalla circostanza che il vissuto di ciascun membro del comitato medesimo è radicalmente differente da quello degli altri, quelle menti e quelle braccia sono ancora lì. Lì in via Fontanavecchia a Campobasso dove tra una puntualizzazione ed un sorriso tutto lo staff è cresciuto ed ha cercato-mettendo da parte il proprio orgoglio- di limare gli spigoli del proprio carattere. Lì nei campi di atletica della nostra piccola regione dove uniti abbiamo sofferto ed esultato per i risultati talvolta centrati in altri casi sfiorati e o  mancati dai nostri atleti.Lì nella routine delle esistenze frenetiche nelle quali con passione e sacrificio ogni rappresentante della locale federazione è riuscito a ritagliarsi spazi da dedicare alla regina degli sport nel tentativo di promuovere tale disciplina e di strappare alla strada potenziali talenti. Più motivati, più maturi e consapevoli delle mille difficoltà/ostacoli che i tempi non semplici che stiamo vivendo frapporranno sul nostro cammino siamo tutti determinati a voler perfezionare la nostra formazione nel fermo intento di costituire utile e proficuo ausilio-ciascuno secondo le proprie competenze-per le giovani generazioni. L’entusiasmo non è scemato e la liberalità che connota il nostro agire ne è emblema ed allora che l’anno che è appena iniziato sia ricco di opportunità di crescita per noi e per chi ha accordato a noi la sua fiducia. Congratulazioni, dunque, al presidente Iacovelli ed al vice-presidente Dino Mucci. E buon lavoro al segretario Oreste Palmiero, al Fiduciario Tecnico Regionale Daniela Sellitto, al Fiduciario Tecnico Provinciale Angela Costantiello ed ai consiglieri Luca Rosa, Filippo Cantore, Cinzia Calabrese, Gianni Santoro e Antonio Izzi.

Commenti Facebook