La sfilata dei Misteri e la confusione dei crociati e trinitari

Riceviamo e pubblichiamo

Fanno bella mostra di sè e sventolano  bandiere con i simboli delle confraternite che, in Campobasso, erano  animatrici instancabili dei Misteri del Corpus Domini.  Una “sicura” operazione culturale  che, come si legge nella brochure che spiega l’iniziativa dell’Associazione Pro  Crociati e trinitari, “l’assessore alla Cultura ( con la C maiuscola) Emma de Capoa,  e il consigliere delegato al Centro storico ( con la C maiuscola) Francesco De Bernardo, a nome dell’Amministrazione comunale di Campobasso, hanno voluto sostenere l’iniziativa di restituire alla sfilata dei Misteri la cornice storica e culturale che la città ha avuto per secoli”….  Insomma l’iniziativa culturale consiste nel dividere  (non si sa secondo quale criterio storico) Campobasso  (centro storico e non) in 4 “rioni” in cui le confraternite vivevano, ricreandone gli  stemmi e collocandoli nel centro storico.   Io mi sono imbattuto in questi stemmi e ho avvertito l’ira  e lo sdegno degli “spiriti” degli antichi confratelli  che si sono visti attribuire  simboli di “pura fantasia”  ricostruiti secondo una ricerca che  più che storica è fantastorica. Si vede che l’Amministrazione comunale  e l’Associazione  pro Crociati e trinitari  amano molto “volare”. Eppure  bastava sfogliare pochi testi, senza  fare approfondite e sudate  ricerche, per  trovare i “veri simboli” delle confraternite. Partiamo  dai Crociati: il simbolo appare corretto se non fosse stato  colorato in rosso e messo  in un fantomatico “scudo color paglierino”( non si capisce bene il colore) Ma se lo sfondo era rosso!  ( Ziccardi docet  a pag. 88, della Pace tra crociati e trinitari) : “Bartolomeo Colella inalbera il rosso Gofalone de’ Crociati”. Di conseguenza  se   lo stemma è rosso, su sfondo rosso  non si vede un bel nulla…. Ma continuiamo in tema di  sviste. Lo stemma dei trinitari!!! Ahi ahi ahi e qui si casca nell’errore. A venirci in aiuto questa volta è una memoria del Municipio di Campobasso del 1875. Addirittura i tre stemmi delle confraternite sono disegnati…quindi non ci si sarebbe potuti sbagliare per  niente. Ci si potrebbe appellare  che l’errore risale  al buon Caluori. Eh ma gli errori si possono correggere:  tante volte, anche io ho detto all’associazione crociati e trinitari di correggere lo stemma: una croce doppia su uno sfondo  “ceruleo” come precisa sempre Ziccardi. E così il campanellino di Sant’Antonio Abate ha un’altra foggia, come si vede  dal disegno della Memoria che, addirittura, cita dove si possono ancora  vedere… ( Io stesso, alcuni anni fa, li  ho toccati con mano incastonati nelle  case del centro storico). Lo stemma del Santissimo Sacramento, descritto in alcune memorie come un’ostia, potrebbe essere ricostruito   per analogia  con lo stemma della antichissima confraternita romana a cui era affiliata questa confraternita…. Insomma  si passeggia nel centro storico  guardando i “falsi”  stemmi delle confraternite tanto per confondere ancor di più questa storia stupenda che caratterizza la nostra cultura ma che  può essere ancora approfondita e restituita nel suo splendore.

Le idee estemporanee vanno supportate dalla storia, e la ricerca storica è sacrificio e documentazione scientifica fondata su   testimonianze e fatti. ” Nihil novi sub sole”. Se la processione  ( e non sagra) dei Misteri non trova una sua reale collocazione nel panorama  mondiale per la sua unicità lo dobbiamo, come al solito, alla superficialità e  alla mancanza di una logica programmazione di un evento che  emoziona ed infiamma. E se mi trovo a scrivere  queste righe è proprio per la mia passione ed amore per questo  rito… Tralascio di commentare il contenuto della brochure che accompagna l’iniziativa culturale. Mi preme solo sottolineare che il termine   esatto per definire  queste associazioni religiose è quello di “confraternita”, statuito dalla Chiesa e dal diritto canonico.

I misteri, tra le altre cose, non sono certo allestiti nel 1500: il primo documento che parla di “spittacoli ” è del 1620!… Ancora,  la “regia” del Corpus Domini è propria  della confraternita del Santissimo Sacramento, che  viveva nella chiesa di San Leonardo ( lì infatti, dal 1600 in poi, si faceva una sosta lunghissima). Lo Stendardo  citato non parla di 6 misteri! In una copia manoscritta  conservata presso la biblioteca provinciale Albino di Campobasso  si nota chiaramente  che  la parola sei è aggiunta  successivamente e serviva quasi sicuramente  all’Albino per confermare la sua teoria dei 24 misteri.  Nei documenti  dell’Archivio di stato, infatti,  le  confraternite allestiscono 5 misteri, a turno ogni anno, in quanto  la Face  che diventerà sant’Isidoro, era prerogativa esclusiva dei coloni . Ma dovrei fermarmi  a riscrivere un pò tutto, come sto cercando di fare grazie all’unica opportunità che mi ha dato l’università del Molise con il suo dottorato in Beni culturali e valorizzazione del territorio, e sto scoprendo veramente la bellezza di questa festa.

In conclusione  l’operazione bandiere dei crociati e trinitari   si potrebbe  considerare  una prova di superficialità dell’Assessorato alla cultura del comune di Campobasso  e di come getti i suoi soldi… al vento, restando in tema di gonfaloni. Ma non era meglio proporre un “gioco” per scoprire i Misteri di Campobasso?.Ah già, ma è stato fatto, proprio dal sottoscritto, che  ha investito di tasca propria dei soldi  per  amore della propria cultura locale ( dopo che il buon assessorato alla cultura  di Campobasso aveva risposto alla mia richiesta con la fantomatica  frase: “non abbiamo soldi”) coadiuvato dal bravo Luigi Di Michele.  Crociati e trinitari di tutto il mondo riappropriatevi dei vostri stemmi e, soprattutto dell’antico orgoglio… E speriamo che questi stemmi vengano corretti al più presto, almeno  questo articolo sarà servito a qualcosa. ( foto Dario Mastropietro)

Elia Rubino

Commenti Facebook