INTEGROLIV: Xylella e ulivi del Salento – Progetto di Ricerca coordinato da UniMol

Dal 2013 Xylella fastidiosa pauca, batterio responsabile del disseccamento rapido dell’olivo, continua a minacciare l’olivicoltura pugliese, con oltre 10 milioni di piante infette o morte e perdite produttive che in alcune aree hanno toccato il 100%, causando danni stimati in diversi miliardi di euro.
Giunto nel Salento molto probabilmente dal Centro America attraverso piante di caffè infette, il batterio si diffonde da pianta a pianta grazie a un insetto vettore efficientissimo (Philaenus spumarius), provocando gravi disseccamenti e successiva morte degli ulivi.
La malattia, anche se lentamente, si sposta verso Nord: di recente alcuni focolai sono stati segnalati a nord di Bari. Nonostante l’assenza di cure definitive, la ricerca sta facendo passi avanti: varietà come Leccino e Favolosa e altre che via via si vanno aggiungendo, sebbene non immuni al batterio, mostrano maggiore resistenza alla malattia. Inoltre, ricerche, coordinate da UniMol sin da pochi anni dopo la comparsa della malattia, evidenziano come una gestione integrata degli oliveti non ancora gravemente compromessi consenta di rallentare il decorso della malattia mitigandone i danni.
In tale ambito il gruppo di Patologia vegetale dell’Università degli studi del Molise – Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti – impegnato con il progetto INTEGROLIV-MASAF (2023–2027) coordinato dal prof. Giuseppe Lima, da diversi anni punta a sviluppare strategie integrate preventive che combinano pratiche agronomiche, nuovi prodotti antibatterici e metodi innovativi di lotta, anche contro i vettori, al fine di contrastare la malattia negli oliveti della zona infetta, con attenzione anche agli ulivi secolari, patrimonio storico-culturale del Mediterraneo.
Il progetto INTEGROLIV si inserisce proprio in questo scenario, rappresentando un importante passo verso modelli di olivicoltura più resiliente e sostenibile, capaci di coniugare innovazione scientifica, tutela ambientale e salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale. In tale percorso, il gruppo di Patologia vegetale UniMol assume un ruolo centrale, confermandosi punto di riferimento nazionale e internazionale nella lotta contro Xylella, grazie a un impegno costante e a un approccio scientifico innovativo che integra ricerca, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio olivicolo mediterraneo.

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