Il ‘caso’/ Ambiente: Campobasso e Ferrazzano, pianeti ‘divergenti’

Gli appassionati di film di fantascienza avranno sicuramente visto il film ‘Upside Down’ di Juan Solanas, con i bravi  Kirsten Dunst e Jim Sturgess nel ruolo di protagonisti.

Nel mondo di Adam c’è la doppia gravità dovuta all’esistenza di due mondi, piccoli pianeti speculari che vivono l’uno accanto all’altro ma in maniera controversa. Il Mondo di Sopra e quello di Sotto: il primo è un pianeta ricco e prospero, che vende al secondo, povero e sfruttato, la propria elettricità in cambio di petrolio. Passare da un mondo all’altro è severamente vietato e l’unico punto di contatto è una società, creata e controllata dal Mondo di Sopra.

Ora senza entrare troppo nel dettaglio in una storia di fantascienza ed amore:  Adam e Eden s’incontrano periodicamente sulla solita cima e usano una corda per passare da un mondo all’altro.  Dopo una serie di traversie, azioni rischiose pur di vedersi, alla fine potranno restare insieme per sempre, poiché lei è incinta di due gemelli e la loro materia contrasta con quella del mondo di sopra…e vissero felici e contenti.

Cosa c’entra questa bella quanto surreale storia con il Molise?

Il lungo incipit per segnalare un caso dove sembra che ci siano ‘due mondi’: Campobasso da un lato e Ferrazzano dall’altro, solo che, in capovolgimento rispetto alla storia del film, è il comune piccolo e di conseguenza meno prospero economicamente quello fatto di attenzione al bello ed alla cura dell’ambiente e la grande città quella trascurata. Le centinaia di appassionati della passeggiata tra i due comuni avranno notato, nel tragitto ‘basso’ cioè a valle della struttura edilizia denominata ‘piramidi’, che esattamente al confine territoriale, cioè dopo il cartello di segnalazione dei due territori, cambia improvvisamente la cura del verde attrezzato. Le aiuole di Campobasso sono decisamente malmesse, piene di sterpaglie, esteticamente inguardabili e quelle di Ferrazzano pulite, organizzate con l’innesto di piccole piante, ordinate. Insomma due mondi separati e divergenti e il fatto che tutto inizi esattamente sul confine dà un colpo d’occhio notevole e fa pensare.

Prima domanda: quanto può costare ‘sfalciare’ l’erba per poche centinaia di metri?

Non è una questione di lana caprina ma anche di rispetto proprio per le centinaia di persone che transitano quotidianamente sul luogo, per la passeggiata o la corsetta e che, con l’approssimarsi della bella stagione, si moltiplicheranno nel numero; ma è anche una questione sanitaria, perché le sterpaglie raccolgono insidie e certo non è piacevole venirne a contatto.

Qualcuno potrebbe dire che Ferrazzano essendo comune più piccolo ha un ‘range’ di impegni minori e può dedicarsi meglio alle singole questioni; di contro Campobasso ha personale in abbondanza per risolvere i problemi e questo non doverebbe essere tra i più difficili da gestire.

Giriamo la patata bollente all’assessore comune all’Ambiente di Campobasso, Simone Cretella, che venendo dal mondo dell’associazionismo ambientalista, potrà raccogliere la segnalazione e provvedere a risolvere il caso, avendone le competenze.

Stefano Manocchio

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