Femminicidio, Lembo: le attività di contrasto alla violenza di genere sono del tutto insufficienti

Ennessimo femminicidio, si tratta di un vero ‘bollettino di guerra’-afferma in una sua nota la Consigliera di Parità della Regione Molise Giuditta Lembo- dall’inizio dell’anno, almeno 59 donne sono state uccise in Italia dal partner o, più spesso, da un ex. Oltre 156 da gennaio 2015. Gli ultimi casi riguardano una ragazza a Pordenone, ammazzata con quattro colpi di pistola dal suo ex fidanzato che poi si è tolto la vita e una maestra di 46 anni, uccisa anch’essa dal suo ex convivente. Venerdì è arrivato anche l’arresto dell’ex marito di una donna serba, scomparsa il 26 aprile a Trieste.
In tutti e tre i casi, a scatenare la furia omicida sarebbe stata la fine del rapporto, in particolare l’incapacità dell’uomo di accettare che la donna lo abbia lasciato e che l’amore sia finito.Ma il caso che ha suscitato sicuramente più clamore è quello di Sara Di Pietrantonio, la studentessa universitaria romana di 22 anni strangolata e poi bruciata dal suo ex fidanzato, che non accettava che la ragazza si fosse rifatta una vita con un altro e che per settimane, prima dell’incontro fatale per il destino di Sara, l’aveva minacciata e perseguitata. Un altro caso emblematico è quello di Debora Fuso, venticinquenne uccisa a coltellate nel milanes.«Mi è partito un embolo», ha confessato l’uomo. Ancora una volta, a muovere la mano dell’assassino è stata l’incapacità di accettare la fine della relazione. E come Sara, anche Debora aveva accolto la richiesta del suo ex di vedersi e di parlare. Ma non c’è solo il femminicidio. In un anno e mezzo 8.856 casi di violenza. Da gennaio 2015, dati di Telefono Rosa, almeno 8.856 donne sono state vittime di violenza e 1.261 di stalking. Ed è solo la punta dell’iceberg, visto che il 90% dei maltrattamenti non viene denunciato.
«Quante ancora ne devono morire perché il Governo si renda conto che le risorse economiche, i mezzi e le attività di contrasto alla violenza di genere sono del tutto insufficienti? Quante donne, ragazze, madri, figlie, sorelle, amiche dobbiamo vedere massacrate da ex, diventati mostri e assassini, prima che vengano prese decisioni e attuate politiche ‘attive’ idonee ad affrontare un problema sociale enorme come quello della violenza sulle donne?» afferma la Lembo. Da qui l’incontro presso l’Istituto Pilla di Campobasso con i rappresentanti del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per affrontare la questione  Sono lieta che abbiano accettato il mio invito – continua la Consigliera Lembo – è importante che venissero in Molise per conoscere la nostra realtà ed ospiti volutamente durante il corso organizzato con il Centro Studi sulle politiche di genere Unimol .

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