Fallito il tentativo di conciliazione tra SATI e sindacati presso il Comune di Campobasso

L’incontro, presieduto dal dirigente comunale Luigi Vella e svoltosi l’altro ieri presso la sede del Servizio Mobilità del
Comune di Campobasso, ha visto la partecipazione del presidente della SATI, Vincenzo Peca, e delle scriventi
Organizzazioni Sindacali.
Al centro della controversia la decisione unilaterale da parte della SATI di imporre agli autisti del servizio urbano il
compito di effettuare personalmente il rifornimento degli autobus. Una mansione che, da oltre 20 anni, è stata svolta da
personale appositamente incaricato, come previsto dagli accordi sottoscritti tra le O.O.S.S. e la precedente società
affidataria del servizio, la SEAC, accordi che la SATI si era formalmente impegnata a rispettare al momento del subentro.
Le Organizzazioni Sindacali denunciano come del tutto infondata e priva di qualsiasi base giuridica la posizione
dell’azienda, secondo cui l’accordo territoriale del 1989 assegnerebbe agli autisti tale mansione. La precedente gestione
SEAC, infatti, non ha mai sottoscritto né applicato tale accordo. Al contrario, restano validi e pienamente in vigore gli
accordi integrativi sottoscritti tra la SEAC e O.O.S.S., che la SATI è tenuta a rispettare per contratto.
Si tratta dell’ennesimo esempio di cattiva gestione e di totale disinteresse da parte della SATI, che – alla luce della recente
sentenza del Consiglio di Stato che ne decreta l’imminente uscita dalla gestione del servizio urbano – starebbe tentando
in ogni modo di ridurre i costi, ignorando accordi e diritti acquisiti.
Fino a pochi mesi fa anche sotto la gestione SATI il rifornimento veniva regolarmente effettuato da personale addetto.
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, la situazione è cambiata improvvisamente e senza alcun confronto.
Le O.O.S.S. richiamano l’amministrazione comunale al rispetto del contratto di servizio, in particolare degli articoli 12 e

L’art. 12 stabilisce che “il Gestore garantisce il mantenimento dei contratti integrativi del personale trasferito dalle
imprese cessanti”, mentre l’art. 22 prevede sanzioni qualora il Gestore non rispetti tali obblighi: “qualora l’Ente Affidante
accerti, da parte del Gestore, il mancato rispetto delle condizioni e degli obblighi di cui al presente Contratto, provvederà
a diffidare il Gestore […] verrà applicata nei confronti del Gestore stesso una penale.”
Alla luce di tali violazioni, si auspica che il Comune di Campobasso intervenga con fermezza, applicando la prevista penale
e inviando un chiaro segnale di legalità e rispetto nei confronti dei lavoratori e della cittadinanza.
Per la SATI, la breve esperienza nella gestione del trasporto urbano campobassano si avvia alla conclusione nel peggiore
dei modi: una conduzione autoritaria, priva di trasparenza e incapace di instaurare un dialogo costruttivo con le parti
sociali. L’auspicio è che il Comune e la nuova azienda che subentrerà, con ogni probabilità la ditta Trotta, siano in grado di
garantire condizioni di lavoro dignitose e relazioni sindacali fondate sul rispetto e sulla correttezza.

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