#corpedelascunzulatavecchia/”La macchina di Fred Buonguso è come la mia: bianca”

Il Governo presieduto da Giorgia Meloni oggi ha avuto anche i suoi sottosegretari.

Bene, molto bene. Adesso si inizierà a fare veramente sul serio. Almeno lo speriamo.

Del passato Governo mi è piaciuta molto l’idea del Ministro Franceschini di rendere “operativi” i ben culturali. In pratica Franceschini dai beni culturali che abbiamo in Italia voleva tirar fuori reddito e sopravvivenza per l’Italia tutta. Io sono stato sempre convinto che si dovesse fare una cosa del genere in virtù della ricchezza di beni culturali che abbiamo in Italia.

Nei beni culturali, ovviamente, rientrano anche i musei che come “mezzo di cultura” dipendono anche dal ministero alla cultura. O della cultura a cui è stato messo, messo in quanto nominato perché non eletto, questo per la diatriba che a destra hanno sempre fatto sui presidenti del Consiglio non eletti dal popolo, praticamente tutti i presidenti del consiglio dal 1946 ad oggi.

Stavo dicendo del Ministro Gennaro Sangiuliano, ex direttore del tg2, ma anche ex direttore del giornale “il Roma” di Napoli noto giornale di destra. E di destra anche il suo allora direttore, ma che fosse di destra si capiva perfettamente dai suoi interventi nei programmi della seconda rete Rai.

Il direttore Sangiuliano, oggi ministro nominato dalla Meloni, ha sostenuto che non si può, ma non si deve, entrare gratis nei musei perché entrando gratis nei musei si svilisce il contenuto del museo stesso. Con tutto il rispetto, e per fare un paragone del tutto molisano, il Ministro ha inteso paragonare i musei Vaticani, per esempio, con un ipotetico museo dei bottoni e delle asole.

Tanto sempre musei sono. Come disse il mitico barbiere Cascione, a titolo di schermo e di scherzo, proprietario di una splendida bianchina: “… Fred Bongusto tè la machena cumme la me: bianca”. Il celeberrimo e compianto, così come il barbiere Cascione, Fred era proprietario di una Porsche ultimo modello.

Quindi, grazie al ministro Sangiuliano, i musei saranno solo a pagamento, a dispetto delle giornate FAI della cultura? Le giornate che ci permettevano di entrare gratis nei musei e visitarli per scoprire qualcosa in più ed essere un attimo più “sapienti”? Adesso sembra che non potrà più succedere.

Altra notizia di “colore” in questo grigiore politico, è stata quella della richiesta di fallimento per la società editrice “Visibilia editore” di proprietà della ministra Santanchè. La ministra che ha affermato che innalzare il tetto del contante è giusto perché lei non vuol far sapere a marito e figli come spende i propri soldi. Forse il marito è il direttore dell’agenzia delle entrate e, sempre forse, i figli sono arruolati nella Guardia di Finanza. Ma se anche fosse perché nascondere spese e destinazione delle spese ai propri familiari? E per farlo c’è bisogno di una legge? Non lo so. Io non ho problemi di “nero in famiglia” ma neanche al di fuori della famiglia.

Quindi volendo ricapitolare un attimo: Il Ministro (non eletto) Sangiuliano ci ha comunicato che per entrare ai musei ci vogliono i denari per non svilire la figura stessa del museo. Il Ministro Santanchè si dimette da una sua società editoriale per la quale i giudici hanno chiesto il fallimento in presenza di un buco di oltre un milione di euro, aa poco male visto che è protetta dall’immunità parlamentare. Tutte cose strane? Non lo so. Staremo a vedere in seguito.

La cosa normale, però di questo inizio legislatura (diciannovesima legislatura della storia repubblicana) è stata la NON nomina di alcun sottosegretario o viceministro che molisano. In un rispetto della provenienza geografica devono aver pensato che Gennaro Sangiuliano per aver avuto, senza nessuna colpa da parte sua, una nonna, se non una bisnonna o una trisavola originaria del Molise poteva bastare così per il Molise tutto.

Chiudendo vorrei ricordare ai parlamentari eletti in Molise che noi molisani abbiamo bisogno di una sanità che funzioni e che per farla funzionare un minimo abbiamo bisogno che si ripiani il debito sanitario e che se ne evidenzino i responsabili affinché siano condannati, politicamente, solo politicamente, per il bucone creato e si possa sperare di avere una sanità pubblica che ci eviti almeno (qualche) viaggio della speranza. Lavorateci, non fate solo promesse.

Nella speranza che parlamentari paracadutati in Molise facciano il miracolo del ripiano, saluto cordialmente che ha avuto la pazienza di leggere sin qui quello che ho scritto. Saluto anche chi si è fermato prima, ma non saprà mai che l’ho salutato, ma vivrà bene lo stesso.

Quindi con immutata stima e centuplicato affetto: statevi arrivederci.

Franco di Biase

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