#corpedelascunzulatavecchia/Console e proconsole. Ovvero pacco, doppio pacco e contropaccotto

Reminiscenze scolastiche della terza elementare mi fanno tornare in mente la nomina dei consoli e dei proconsoli delle provincie dell’impero romano. Quell’impero che ha scritto la storia e che è stato maltrattato dal ventennio del pelato di Predappio.
Al dunque: durante l’impero romano i consoli ed i proconsoli, mi sembra di ricordare, venivano eletti dal popolo, allora non era considerata parola comunista, ed erano incaricati di governare ed imporre tasse sulle provincie romane. I territori che i romani avevano conquistato ed occupato e che governavano con la spada. Quindi c’era agli albori della storia un popolo che comandava con l’elezione/nomina dei consoli e proconsoli. E mi fermo per non dare sfoggio di cultura storica da terza elementare e/o parole (in)crociate della Settimana Enigmistica della settimana dopo, quella con le soluzioni.
Ed … ops …. e saltiamo sulla “nostra  DeLorean”, l’auto del tempo di “Ritorno al futuro” e come da programmazione mal fatta, da un punto di vista politico, ci catapultiamo nel 2022 d.c.
E qui sorgono i problemi. Onestamente i problemi, parlo di problemi di democrazia e di
rappresentanza del territorio, in Molise, terra di conquista dell’ “Impero Romano” delle destre capitoline, nacquero ben prima di questa elezione. Per ben due volte ci hanno ciurlato i rappresentanti mandando eletti dal Molise personaggi, Berlusconi in primis, che con il Molise niente avevano a che fare. Dico questo perché lo spirito delle elezioni dovrebbe essere quello di far partecipare alle assemblee legislative (Camera e Senato) i rappresentanti del territorio affinché possano rappresentare, i rappresentanti del territorio, non è una ripetizione, ma un rafforzativo, la esigenza del territorio al Governo nazionale.
Questa antidemocratica legge elettorale (credo sia un vero e proprio ossimoro) consente ai partiti di nominare chi vogliono nei collegi che sanno siano sicuri. Lo sanno perché chi ha studiato questa legge ha predisposto anche i collegi in maniera tale da renderli blindati. Quindi Roma decide chi debba essere eletto ed in quale collegio, giusto per farci avere lo sfizio di consumare le matite copiative inutilmente. Solo alle ultime elezioni politiche non ci furono candidati foranei/forestieri, a costituire le liste molisane.
Alle prossime elezioni si sente già parlare di un “tale” Lotito candidato con Fratelli d’Italia proprio in Molise. Si sente anche dire che il Cav. Berlusconi in persona possa essere candidato (anche) in Molise, sentito (letto) anche dire che la coordinatrice di Forza Italia nel Molise, l’On. Annaelsa Tartaglione, non possa essere candidata perché provvista di scollatura che sembra distragga il Cav. Berlusconi. Secondo il sito “dagospia” il più accreditato sito di gossip in Italia, sarebbe stata l’On. Fascina, non si sa se nella veste di parlamentare e quindi riferendosi alle capacità politiche dell’On. Tartaglione, oppure nelle sua veste di “compagna” (tra virgolette perché a livello grammaticale è un sostantivo, ma ricorda situazioni e fatti di sinistra, anzi dei COMUNISTI!!) Queste due situazioni, al momento, non è dato capire. Ma sembra che sia un problema di scollatura, non scollatura politica, ma di abiti. Nilde Jotti, Rosi Bindi, Emma Bonino, hanno scritto la storia parlamentare, e non solo dell’Italia, ma non hanno mai avuto problemi di embargo “politico” di siffatta specie.
Ma torniamo a noi: le prossime elezioni politiche si preannunciano cariche di “forestieri” che
saranno candidati in Molise sulla scorta dei sondaggi e delle aspettative di voto. La nostra pattuglia parlamentare questa volta potrà non essere rappresentata da politi autoctoni, ma da “immigrati” con buona pace anche del Senatore Salvini.
Questa mia giaculatoria, mi è stata spinta dal di dentro della mia amin e del mio pensiero. Siamo quattro gatti in Molise ed abbiamo necessariamente bisogno di rappresentati politici che a Roma si facciano sentire. Sono anni che non eleggiamo persone che vadano a Roma a portare le istanze dei Molisani. L’ultima volta, fatto eclatante, abbiamo eletto tutti molisani in Parlamento, tutti eletti nel partito che poi ha governato, sono riusciti a stare a Roma solo per scaldare la poltrona parlamentare senza risultato alcuno per il Molise.
Voglio chiudere questo scritto con un appello a chi legge, a chi non legge spero sia trasmesso da chi ha letto: NON VOTATE PER I FORESTIERI!!!
Abbiamo bisogno di rappresentatività, spulciate le liste e votate le liste dove sono candidati
molisani meglio ancora se persone capaci. Non facciamo come nel film di Nanni Loj che dopo “il pacco”, la truppa, cerchiamo di recuperare e ci fanno il “doppio pacco”, ma noi non contenti andiamo avanti e ci troviamo di fronte a super esperi che dopo le prime due truffe si congedano da noi con il colpo da maestro rifilandoci l’apoteosi della truffa con il “controppaccotto”.
Seguiremo questa campagna elettorale con interesse e partecipazione. Per cortesia andiamo a votare senza fare il discorso: tanto sono tutti uguali. Qualcuno buono in lista, se ci impegniamo, lo troveremo.
Co immutata stima, accresciuto affetto e rifiuto di ogni forestiero candidato, statevi arrivederci.
Franco di Biase

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