#corpedelascunzulatavecchia/Chi a tiempe ze prepara a ora magna

C’è poco da dire, ma molto da scrivere in questa, oramai, vigilia elettorale. In Molise, da buoni discendenti di contadini, chi più chi meno, e chi discende direttamente, almeno crede di discendere, da qualche feudatario “sfauzato”, ma andiamo avanti. Dicevo l’appartenenza alla società contadina: il contadino deve preoccuparsi per tempo se vuole raccogliere, basti pensare che il grano si semina a novembre e si raccoglie a luglio, almeno dalle nostre zone montane. Sulla scorta di questa necessità nacque il detto. “chi a tiempe ze prepra a ora
magna”.

Cosa vuol dire è presto detto? Se non ti prepari per tempo non mangerai. Nei nostri giorni il tutto è, oramai nell’uso quotidiano, relegato all’accensione della pentola per l’acqua.
Nell’ottica di chi …a tiempe magna, si sta “facendo” politica in Molise. Tutti i consiglieri regionali uscenti ed in pectore, di chi non si sa, si stanno muovendo con un unico obiettivo: palazzo Moffa 2023/2028. E lavorano tutti per lo stesso obiettivo: essere partecipi dell’assemblea regionale per legiferare per il bene del Molise e dei molisani.

Ed eccoci al punto: il bene dei molisani, ma di quali molisani? Se quelli che votano saranno attenti e coscienziosi sarà per il bene del Molise perché avranno, i molisani, votato secondo coscienza e non secondo ammaliatori vari che promettono posti di lavoro a gratis. Ritorniamo a Bomba, come disse il senatore Silvio Spaventa quando fece un intervento in Senato, per il suo paese, Bomba appunto, e fu “depistato” da dei colleghi. Nel riprendere le fila del discorso ebbe a dire: “..torniamo a Bomba”. Ecco io dico: torniamo al Molise.

Attualmente la campagna elettorale è aperta e la stanno facendo senza esclusione di colpi.
Il Presidente Toma si sta giocando tutte le carte a sua disposizione per riuscire ad avere una candidatura al Parlamento. Non credo proprio che sia talmente sprovveduto da credere di riuscire ad avere una (ri)candidatura alla Presidenza della Giunta Regionale. L’aria che tira, ma che lui ha creato a far tirare, non “tira” bene nei suoi confronti e si sente già aria di sconfitta se il candidato dovesse essere lui. Almeno la “vox populi” sembra questa.

Quindi molto onorevolmente (scusate il gioco di parole) sta cercando una “exit stategy” , e proprio il caso di dire, che lo porti fuori dalle secche in cui si è impantanata con la sua politica. Con la candidatura al Parlamento ne uscirebbe con tutti gli onori anche se un parlamentare non fa altro che votare come gli suggerisce il partito, mentre un presidente di giunta deve lavorare in maniera più articolata. Scelte personali, noi voteremo come riterremo opportuno e secondo i candidati. Altro politico regionale che in questi mesi si danna per produrre risultati è l’assessore regionale al turismo, l’ing. Cotugno. Forte della rabbia che credo abbia dentro per l’essere stato scaricato dal cognato, il pleniponziario parlamentare europeo Aldo Patriciello, l’ingegnere sta facendo di tutto per conquistarsi un posto al sole per i prossimi cinque anni.

Giova ricordare che Patriciello ha apertamente detto che alle prossime elezioni non ci sarà nessun suo cognato candidato e questo all’assessore Cotugno, appunto uno dei suoi cognati, non ha fatto per niente piacere e sta correndo ai ripari per essere ricandidato e rieletto. Essere eletto in consiglio regionale è cosa ambita e per niente semplice. Devi aver fatto molto e devi averlo fatto molto bene. E se non lo hai fatto devi promettere. Siccome l’assessore non è alla prima legislatura, non può promettere e quindi deve portare dei risultati dinanzi ai suoi elettori. E come fare? Tacchete, ecco la soluzione: da assessore al turismo sta lanciando una delle campagne elettorali/turistiche più articolata degli ultimi anni.

Sempre da assessore al turismo ha messo”sul piatto” tre milioni di nuovi euro e non di vecchie lire per rilanciare la figura del Molise a livello nazionale e non solo sulle emittenti locali come è successo sinora. Hanno fatto vedere, sinora, il Molise ai molisani, invitando i molisani a visitare il Molise visto che non lo conoscono, mi sembra giusto. Quindi, in questo momento promozione turistica a 360° per il vituperato Molise.

Apprezzabilissimo, ma perché tutte queste belle cose non sono state fatte anche negli anni passati per fare in modo di “leggerne i risultati” adesso e non tra altri anni? Però, a pensarci, se fosse stata fatta, al promozione del Molise, negli scorsi anni, come sarebbe arrivata al 2023 la figura dell’assessorato al turismo?

La promozione dovrà andare avanti e concludersi con l’arrivo delle prossime elezioni regionali, giusto per avere un “biglietto da visita” da presentare agli elettori nel 2023. Sia chiaro: l’opera promozionale che sta facendo l’assessore è cosa lecita, buona e giusta, solo che a guardarla sembra l’operato di uno di quei sindaci dell’allora Democrazia cristiana che facevano asfaltare le strade la settimana prima delle elezioni. Staremo a vedere cosa succederà. Ah, a proposito di Democrazia Cristiana, nei prossimi giorni cercherò di scrivere qualcosa sull’incontro che hanno i novelli centristi per candidarsi tutti al centro. Ne riparleremo con piacere.

Per adesso stanco, ma mai rassegnato o domo, vi saluto con il solito piacere di rincontrarvi al più presto per parlare ancora di politica molisana.
Con affetto e stima: statevi arrivederci
Franco di Biase

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