Coronavirus/ Preoccupazione per l’aumento dei ricoveri

La questione forse ancora non assume la rilevanza mediatica che meriterebbe: l’emergenza Covid in Molise, aldilà di alcune percentuali ‘anomale’ molto alte, ma con andamento altalenante, va letta in un altro parametro, ancora più importante, cioè l’andamento dei ricoveri. E’ indubbio che negli ultimi giorni gli ingressi al Cardarelli, in Malattie Infettive, abbiano fatto pensare cosa succederebbe se arrivasse il momento di uno ‘stop’ ai ricoveri per mancanza di posti letto; sarebbe drammatico, ma non impossibile, purtroppo. Di recente proprio i ricoveri sono stati la spina nel fianco della gestione dell’emergenza pandemica in Molise ed è indubbio che se il numero attuale dell’occupazione di posti letto dovesse diventare costante, chiedersi che fare senza trovare repentina soluzione significherebbe dare un duro colpo alla gestione amministrativo-sanitaria non solo della struttura di Tappino, ma dell’intera filiera sanitaria regionale.

Non si può fare a meno di considerare anche il balletto di notizie intorno ad una situazione che anche pubblicamente viene considerata non più sostenibile e che in parte sarà tamponata, si dice, con la riapertura del quinto piano dell’ospedale Cardarelli di Campobasso che sarà riservato ai pazienti Covid. Il ragionamento naturalmente si sposta sulla cosiddetta ‘torre Covid’ al centro di discussioni tra le opposte fazioni, nell’eterna diatriba tra chi la considera un esempio di spreco e chi bada al dunque cioè al respiro che darebbe alle strutture sanitarie con i nuovi posti letto e l’assistenza ai malati che potrebbe garantire. Intanto l’ultimo monitoraggio settimanale ha appena sancito l’aumento del contagio e dei ricoveri, impennati ad eccezione di quelli in terapia intensiva.

La sanità è da tempo al centro delle dispute politiche, con reciproche accuse tra le parti in causa, interrogazioni e mozioni a iosa; nel mentre i posti di ricovero iniziano a scarseggiare in rapporto alle richieste che arrivano da ogni dove e il dubbio che sulla sanità più di qualcuno negli anni abbia preso un abbaglio è quanto mai fondato.

La speranza è solo che i partiti adesso trovino un recupero di efficienza e diventino veramente ‘popolari’ assorbendo le istanze del popolo e cercando soluzioni molto più che parole. Forse è come chiedere la luna nel pozzo, forse, al contrario ce la possono fare a ridare credibilità alla politica; anche perché il tracollo della sanità si tradurrebbe nel tracollo dell’intero Molise.

E almeno questo speriamo che nessuno lo voglia veramente.

(ste.man.)

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