Coronavirus: inchiesta su 13mila studenti, enorme confusione e carenza di informazioni. L’Unione degli Studenti incontra la ministra Azzolina

Da due settimane le scuole delle regioni del nord Italia e da quattro giorni quelle di tutto il paese sono chiuse come precauzione per l’epidemia del Coronavirus: per continuare le attività le scuole dovrebbero mettere in campo forme di didattica a distanza. L’Unione degli Studenti ha condotto un’inchiesta nazionale, tramite un questionario che ad oggi ha avuto più di 13mila risposte.

Circa una risposta su 50 proviene da uno studente del molise.

Come spiega la coordinatrice nazionale Giulia Biazzo: ”Dall’inchiesta emerge un’enorme confusione e carenza di informazioni sullo svolgimento della didattica online: ogni professore la sta svolgendo con mezzi differenti, dalle videochiamate alla semplice assegnazione di compiti, nel 70% si sta facendo solo su alcune materie, mentre il 15% degli studenti non ha ancora iniziato nessun tipo di didattica a distanza”

“Molti studenti poi non hanno proprio modo di seguire le lezioni” denuncia Biazzo “Non tutti hanno a disposizione PC o Tablet, tantomeno una connessione Wi-Fi adatta; molte famiglie inoltre hanno un unico computer: come fanno a seguire le lezioni più figli contemporaneamente? Magari dividendosi con un genitore a cui è stato prescritto il lavoro da casa”

Ma i problemi non finiscono qui “Non è stata fornita alcuna informazione su come saremo
valutati in queste settimane, visto anche l’appalto di contenuti e mezzi della didattica a ditte private. Non sappiamo nulla sull’esame di maturità” spiega il Sindacato Studentesco “Come faremo a prepararci per gli esami se non stiamo svolgendo i programmi nella maniera adeguata? Ad oggi non sappiamo nemmeno se, dopo uno stop che in alcune
regioni potrebbe essere superiore ad un mese, l’anno scolastico sarà prolungato in qualche modo, o se le prove INVALSI dovranno essere recuperate.”

Oggi pomeriggio le organizzazioni studentesche avranno un incontro, ovviamente telematico, con la Ministra dell’Istruzione Azzolina: “Chiederemo delle indicazioni precise su come saremo valutati e sulle modalità di esame, ma soprattutto pretendiamo un doveroso finanziamento straordinario affinché a tutti vengano garantiti gli strumenti per seguire le lezioni. In serata comunicheremo l’esito dell’incontro”.

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