Riceviamo e pubblichiamo
Egregi signori,
scrivo quale amministratore di una società che da oltre trent’anni lavora nel settore
dell’impiantistica e che ha sede nel Comune di Campobasso. Mi permetto di partire da una circostanza concreta che ha visto direttamente coinvolta la Società che amministro per formulare un’istanza a voi tutti, amministratori attuali, uscenti e potenziali delle amministrazioni locali che hanno come primario impegno quello di perseguire lo sviluppo, la tutela ed il rispetto di tutti i cittadini e delle imprese locali.
In seguito a una regolare procedura ad evidenza pubblica il Comune di Campobasso ha affidato alla Fur.Sol l’adeguamento antincendio dello stadio comunale di Selva Piana.
Per dare avvio alla esecuzione la Fur.Sol ha dovuto acquistare costoso materiale assumendo un ingente impegno economico con i propri fornitori. Nonostante il Comune avesse assunto l’impegno di liquidare gli importi del primo SAL non oltre il mese di luglio 2018, la Fur.Sol ha dovuto attendere il 6 settembre e la sottoscritta, nonché altri esponenti della società, è stata costretta a recarsi quotidianamente presso gli uffici comunali per sollecitare il pagamento ed elemosinare informazioni sullo stato della pratica.
Il 25 settembre 2018 la Fur.Sol ha maturato e fatturato il secondo SAL (anche in questo caso la maggior parte degli importi fatturati servivano a coprire l’anticipazione fatta per acquisto dei materiali): ad oggi, dopo oltre 8 mesi, non un centesimo è stato corrisposto.
Il 12 maggio 2019 la Fur.Sol ha terminato i lavori e fatturato il saldo.
Nelle ultime settimane la sottoscritta ha riiniziato a contattare assiduamente gli uffici comunali e regionali per sollecitare il pagamento di quanto dovuto perché, considerata la situazione di stress finanziario che le imprese sono tenute continuamente a fronteggiare, il mancato incasso delle somme fatturate rischia di mettere a rischio la capacità stessa di pagare gli stipendi dei propri dipendenti.
A questo punto chiedo a tutti gli attuali e aspiranti amministratori in indirizzo:
1) È giusto che un imprenditore che si faccia carico dei costi per partecipare a una procedura di gara e faccia quanto necessario per rispettare gli impegni contrattuali assunti nei confronti della pubblica amministrazione, non debba ricevere dall’altra parte adeguato rispetto e sia costretto a fare quotidianamente anticamera per elemosinare il pagamento dei corrispettivi dovuti?
2) E’ corretto che le amministrazioni si facciano finanziare dall’imprese private pretendendo che le stesse anticipino i costi per la realizzazione di opere e l’esecuzione di servizi e poi diligentemente attendano che “arrivino” i soldi? Ma la preventiva verifica della disponibilità di risorse non dovrebbe costituire un presupposto necessario sia della pianificazione di un’opera o di un servizio sia della sua esecuzione?
3) Quanto ancora vi serve per prendere atto che lo stereotipo dell’imprenditore capitalista non esiste più e che negli ultimi dieci anni le più grandi imprese locali sono scomparse (mettendo in crisi l’indotto e lasciando a casa numerosi disoccupati) anche e soprattutto a causa dei ritardi nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni e della stretta creditizia?
4) Quanto vi serve per comprendere che le imprese devono essere rispettate se non si vuole continuare a disperdere posti di lavoro e perché rispettando le imprese si rispettano i lavoratori che le stesse occupano?
E’ vero che mancano tre giorni alle elezioni comunali e non c’è tempo per avere un contraddittorio costruttivo in campagna elettorale ma, finché codesto Comune non onorerà i propri debiti nei confronti della scrivente società, sarà mia cura utilizzare i mezzi di informazione pubblica per ricordare che gli impegni contrattuali vanno rispettati a prescindere che si sia pubblica amministrazione o impresa privata.
Voglio invitare i miei colleghi imprenditori ad associarsi alla mia voce per iniziare a chiedere rispetto organizzando nuove forme di contestazioni.
Chi fosse interessato ad aderire alla protesta potrà rivolgersi al sig. Andrea Cianciullo alla mail a.cianciullo@fursol.it