Campobasso/ Il gruppo PD: “marciapiedi a chiamata? Speriamo di no”

Dal gruppo PD al Comune di Campobasso riceviamo e pubblichiamo

Se ci fossero i soldi sufficienti, sarebbe facile “fare tutto”, ma, non essendo così, occorre adottare un criterio di scelta e fornire le motivazioni ai cittadini, che, è bene ricordarlo, non sono sciocchi e comprendono se ci sono criteri di priorità da seguire.

Il marciapiede ‘ristrutturato’ in Via Monsignor Bologna

Anni fa abbiamo ricostruito i marciapiedi del centro: nelle periferie c’erano sacrosante lamentele, ma nessuno poteva chiedere “perché a loro si è a noi no?!”. Siamo partiti dalle zone centrali, a servizio di uffici pubblici frequentati da persone provenienti da ogni parte della regione, oltre che da tutti i campobassani.

Nel 2023, improvvisamente, ti ritrovi un marciapiede di 30 metri completamente restaurato, in una zona dove gli altri sono devastati: i cittadini mi fermano e mi chiedono spiegazioni, che io non so dare, perché nessuno riesce a darmi. Non posso rispondere con il “da una parte si deve cominciare”, perché è evidente che bisogna partire dai marciapiedi più rovinati e pericolosi.

Nelle foto si vede il marciapiede ” finemente ristrutturato” dal Comune nel mese scorso, in Via Mons Bologna, e gli altri della zona (pericolosi e insicuri) abbandonati al loro destino.

Il marciapiede divellto poco distante dal primo

Le domande:

– chi ha scelto?

– quali sono le motivazioni e i criteri?

– chi stabilisce le priorità?

– come mai si parte da quel marciapiede? E’ l’unico lavoro ritenuto necessario nella zona?

– infine, si era detto che i marciapiedi di periferia si sarebbero fatti in asfalto: Via Mons Bologna diventa “centro” per questi 30 metri di marciapiede e resta una periferia quando si organizza la raccolta differenziata?

Abbiamo presentato una mozione consiliare per discutere e, finalmente, capire.

GIOSE TRIVISONNO, BIBIANA CHIERCHIA. ALESSANDRA SALVATORE, ANTONIO BATTISTA

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