Campobasso/ ‘Il diavolo e l’abatina’: si parte!

Sentiamo dire da più parti che è importante recuperare le tradizioni locali, unendo gastronomia e comunicazione; bene a Campobasso questo tentativo si sostanzierà in una tre giorni interessante, nei locali del mercato coperto cittadino. Da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre, nel pieno centro della città, si terrà la manifestazione ‘il diavolo e l’abatina’. Nel pomeriggio odierno la presentazione alla stampa, organizzata da Confimpresa Italia e Federazione Italiana Macellai., alla presenza, in rappresentanza del Comune di Campobasso, dell’assesore comunale Salvatore Colagiovanni. L’introduzione è stata a cura di Luigi Zappone, in rappresentanza di Confimpresa.

Ringrazio l’assessore Colagiovanni – ha detto – ma ringrazio anche il presidente della federazione macellai, Pasquale Tucci e le giovani leve della stessa federazione, che con tanto impegno stanno contribuendo all’organizzazione della manifestazione. Noi auspichiamo il riconoscimento dell’abatina, perché è un prodotto della tradizione, di alto valore, che può cerare anche un indotto importante, coinvolgendo i giovani ed avvicinandoli al mondo del lavoro’.

Ma cos’è l’abatina? Lo spiega, in nome della federazione dei macellai, Marco Barca.

E’ una salsiccia tipica della vecchia tradizione campobassana, che era riservata all’abate dalla perpetua; è speziata perché l’abate odiava il salame secco e la perpetua appunto la speziava”. L’abate era il cosiddetto ‘signor Rettor’, reverendo parroco della chiesa di sant’Antonio Abate negli anni ’40/’50.

E’ una salsiccia particolare- dice ancora Barca – forse unica, di forma schiacciata e dal sapore inconfondibile. Abbiamo voluto farla conoscere al grande pubblico, unendola alle manifestazioni per i 300 anni dalla nascita del Di Zinno, perché secondo noi può rappresentare un valore aggiunto alla manifestazione. In questi giorni abbiamo coinvolto anche le scuole nella conoscenza del prodotto”.

Ha preso infine la parola l’assessore Colagiovanni che ha detto che l’Amministrazione comunale si è già espressa per il riconoscimento del relativo marchio di qualità. Il mercato coperto di Campobasso è la struttura ideale per lanciare questa sfida”, ha concluso l’assessore.

La tre giorni di festeggiamenti prevede spettacoli d’intrattenimento, confronto tra i maestri macellai per la preparazione del prodotto, con alunni, familiari e docenti delle scuole alberghiere, intrattenimento musicale, danze popolari, degustazione di piatti a base di ‘abatina’, ma anche sport, ginnastica e tutto quanto può essere utile ad attirare in massa i cittadini campobassani verso l’evento. Sarà importante essere presenti.

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