Campobasso/ Elezioni comunali: a sinistra il ‘gran rifiuto’

di Stefano Manocchio

La politica muta e le dinamiche non sono più quelle di una volta; e ciò non necessariamente si trasforma in evoluzione.

Così avviene che nel centro sinistra molisano, in questo momento diviso e alle prese con la non facile scelta del candidato sindaco per le prossime comunali a Campobasso, si affidi più o meno qualunque iniziativa al PD e che questo partito decida di utilizzare una logica nuova e al momento non molto produttiva.

Una volta, durante la famosa Prima Repubblica, i partiti riunivano gli organismi interni ( e casomai, prima ancora i consigli di circolo o le sezioni) e si stilava la lista dei papabili alle elezioni, poi questi venivano convocati dai partiti per saperne la disponibilità e si decideva; solo a questo punto si rendeva pubblica la notizia. Non che siano mancate le eccezioni, soprattutto verso la fine della Prima Repubblica, ma per molti anni hanno avuto valore regole comportamentali e di comunicazione che con la Seconda Repubblica sono completamente state disattese. Adesso infatti i partiti si riuniscono e preparano il comunicato stampa, poi vanno dal candidato e se questo rifiuta, si riuniscono di nuovo e la storia ricomincia.

E’ esattamente quello che sta accadendo nel centro sinistra molisano nel capoluogo di regione, esclusa la lista di Costruire Democrazia che ha deciso di non far parte per il momento dell’aggregazione politica, ma di correre al primo turno in maniera indipendente.

Sono confluite le preferenze sul nome di Umberto Di Lallo, affiancandolo per un certo periodo a Daniele Colucci e si è chiesta la sua disponibilità a correre da candidato sindaco a Campobasso; quando questi ha rifiutato, nuova riunione e secondo abbinamento (Marialuisa Forte e Barbara Luisi).

Una delle due ‘papabili’ ha anch’essa declinato l’invito e a breve si dovrebbe avere la decisione della Forte, che sarebbe certamente candidata autorevole, come tutti i nominativi fatti finora. Cosa succederà nel caso di un ennesimo rifiuto? Nuova riunione e nuova mini lista di nomi, almeno crediamo: ma alla lunga l’opinione pubblica si logorerà nell’attesa di sapere il candidato definitivo. Nelle ultime ore è arrivata una voce che vorrebbe vedere sospese tutte le trattative in attesa dell’esito delle elezioni regionali in Sardegna, il 10 marzo, per vedere la tenuta della coalizione cosiddetta ‘giallo-rossa’. Il che, obiettivamente, complica la questione e, se possibile, allontana ancora di più la politica dalla gente.

Va anche detto che dall’altra parte non stanno certamente meglio; il centro destra non decide ancora a quale partito assegnare la ‘nomination’, poi si dovrà fare selezione nei nomi. E’ vero che manca molto ancora alle elezioni, previste per il mese di giugno e che i partiti in questi giorni hanno dovuto pensare alle liste per le provinciali, che nel giro di poche settimane si terranno sia a Campobasso che ad Isernia; concediamo allora queste ‘attenuanti’ nella speranza di sapere a breve i nomi dei candidati che affiancheranno Pino Ruta nella corsa verso Palazzo San Giorgio.

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