Campobasso/ La Cattedrale riapre…o no?

Iniziamo dalla domanda quanto mai ricorrente tra chi passa davanti al monumento religioso: “Perché la Cattedrale di Campobasso è ancora chiusa?”; è il quesito principale a cui bisognerebbe dare risposta, perché di fronte alla collettività la comunicazione deve essere precisa e chiara, ma soprattutto ci deve essere comunicazione. La storia inizia anni addietro, ma di fatto nel novembre del 2018 parte questa ‘telenovela’, quando fu riscontrato un avvallamento sul tetto e la Sovrintendenza autorizzò le operazioni di messa in sicurezza, finanziate per un importo di 160.000 euro; nel tempo ci si è accorti di ulteriori necessari interventi e del bisogno di altri finanziamenti, che in parte sono arrivati ma non hanno portato alla soluzione (ne abbiamo già parlato, con dovizia di particolari). In assenza di notizie ufficiali da troppo tempo ormai, ci affidiamo a dei ‘si dice’, però accreditati.

Sembra che i lavori siano stati in larga parte fatti, quelli indispensabili completati; resterebbe un’operazione importante di riqualificazione del soffitto a cassettoni in legno, tanto imponente quanto bisognoso di ulteriori cure e, quindi, di ulteriori risorse economiche. E su questo punto le informazioni sono difformi: c’è chi dice che sia un lavoro indispensabile, senza il quale sarebbe non conveniente riaprire al culto la chiesa madre del capoluogo di regione, mentre altri sostengono che si potrebbe tranquillamente effettuare un ‘maquillage’ più leggero senza incorrere in problemi per la sicurezza del manufatto. Sempre tra i ‘si dice’ la voce che l’Ente a cui spetta l’ultima parola, la Curia Arcivescovile, propenda per la prima tesi. Quindi la Cattedrale per il momento resta chiusa, poi si vedrà. In verità proprio per le vie ufficiali venne detto che nel mese di giugno del corrente anno ci sarebbe stata la riapertura, ma da allora non è sembrato che la situazione sia cambiata radicalmente, motivo per il quale restano dubbi sul fatto che ciò avvenga e comunque altre notizie ufficiali o aggiornamenti da allora non sono arrivati.

Alberga in tanti una sorta di pessimismo unito a rassegnazione, come se si abbia l’idea che non solo quella scadenza difficilmente sarà rispettata, ma che in generale il ‘caso Cattedrale’ resterà tale ancora per diversi mesi.

E’ uno dei luoghi simbolo di Campobasso, quella che viene di norma definita la ‘cartolina’ della città; per questo motivo vederla ancora transennata è motivo di dispiacere per i fedeli che per tutta la vita l’hanno frequentata, ma anche per gli altri cittadini. Vedere la Cattedrale ancora chiusa è un colpo al cuore per il valore simbolico, ma anche per i ricordi belli ed importanti che in tanti questo monumento evoca; il fatto poi, che sia collocata in una delle zone architettonicamente più belle della città, in pieno centro, fa pensare anche a quanti turisti sarebbero potuti entrare ed ammirare, ad esempio, gli affreschi del Trivisonno o l’altare o le architetture interne.

La speranza, che è quasi un appello, è che si facciano certamente tutti i lavori per garantire l’incolumità pubblica, che sono obbligatori oltre che doverosi; ma fatti questi, che si rompa ogni indugio e si restituisca questo importante monumento alla città, di cui è parte integrante e simbolo indissolubile.

Stefano Manocchio

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