Autonomia differenziata: La scuola dice NO, oggi iniziativa a Campobasso con Gianfranco Viesti

Il disegno di legge Calderoli per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni spacca il paese ed è un attacco all’esercizio dei diritti fondamentali a partire da quello all’istruzione.  La FLC CGIL afferma da anni che la scuola va tenuta fuori dall’autonomia: ricordiamo l’appello unitario promosso nel 2019 per contrastare le intese sottoscritte, anche sul tema dell’istruzione, con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Regionalizzare l’amministrazione, gli organici, lo stipendio del personale della scuola, significa attaccare il ruolo unificante dei contratti nazionali di lavoro, ma, soprattutto, significa frammentare il diritto all’istruzione che deve essere garantito a tutte e tutti a prescindere dal luogo in cui sono nati. Questa autonomia produrrà marcate differenze regionali sulla base delle diverse possibilità di spesa dei territori, differenze relative alla professionalità dei docenti, al loro contratto di lavoro, al loro salario, alla mobilità e al reclutamento ma, ancora più grave, differenze nell’offerta formativa per studentesse e studenti.

E’ in atto una colossale mistificazione dei reali problemi della scuola. Il governo sposta il dibattito sul dove migliorare la scuola perché in realtà non intende investire nell’istruzione.  La realtà è che bisogna colmare le differenze che ci sono non solo tra Nord e Sud, ma anche tra centri e periferie e investire in tutto il Paese su tempo scuola, dotazione e stabilità di docenti e personale ATA, insomma qualificare un’offerta formativa completa per tutti per unire l’Italia.

La FLC CGIL Abruzzo Molise ribadisce il proprio NO a qualsiasi ipotesi di regionalizzazione della scuola e dell’istruzione e parteciperà con i propri delegati ed RSU al convegno che si svolgerà VENERDI’ 10 MARZO alle 15.30 presso la Sala della Costituzione a Campobasso, per dire “No alle disuguaglianze territoriali”.

In tale occasione, verrà allestito una postazione in cui tutti i cittadini potranno firmare  la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare indetta dal Coordinamento per la democrazia costituzionale, sostenuta da circa 120 costituzionalisti, docenti universitari di varie discipline, recante una modifica degli art. 116.3 e 117 per evitare le conseguenze di questa sciagurata riforma.

La proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare può essere firmata con lo SPID collegandosi a questo indirizzo: www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it.

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