Il 25 maggio 2014 i cittadini italiani voteranno per il rinnovo del Parlamento Europeo, unico organo dell’Unione europea eletto direttamente dai cittadini. I deputati sono eletti ogni cinque anni dagli elettori di tutti i 28 Stati membri dell’Unione europea e le consultazioni 2014 eleggeranno un totale di 751 deputati di cui 73 verranno eletti nel nostro paese, con legge elettorale proporzionale con soglia di sbarramento al 4%, e rappresenteranno i cittadini italiani al Parlamento Europeo. Cinque le circoscrizioni in cui il territorio nazionale è stato suddiviso: Italia Nord Occidentale (20 deputati eletti tra Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta), Italia Nord Orientale (14 deputati eletti tra Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna), Italia Centrale (14 deputati eletti tra Toscana, Umbria, Marche e Lazio), Italia Meridionale (17 deputati eletti tra Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria), Italia Insulare (8 deputati eletti tra Sicilia e Sardegna). Gli elettori italiani voteranno il 25 maggio 2014 dalle 7.00 alle 23.00. Si voterà esclusivamente nella giornata di domenica.
Chi può votare
Possono votare per l’elezione del Parlamento europeo:
-i cittadini italiani maggiorenni o che compiranno la maggiore età nel giorno fissato per le elezioni e che non siano incorsi in condanne penali, da cui consegua la perdita del diritto elettorale;
-i cittadini comunitari residenti maggiorenni o che compiranno la maggiore età nel giorno fissato per le elezioni e che non siano incorsi in condanne penali, da cui consegua la perdita del diritto elettorale.
Possono votare per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale:
-i cittadini italiani maggiorenni o che compiranno la maggiore età nel giorno fissato per le elezioni e che non siano incorsi in condanne penali, da cui consegua la perdita del diritto elettorale;
-i cittadini comunitari residenti – maggiorenni o che compiranno la maggiore età nel giorno fissato per le elezioni e che non siano incorsi in condanne penali, da cui consegua la perdita del diritto elettorale.