Marinucci a Di Brino: Sindaco i cittadini le hanno posto delle domande a cui non ha risposto

La cosa che mi rimbomba nella testa da un po’ di giorni è se il tagliare nastri del Sindaco Di Brino è funzionale a se stesso o alla collettività. Andiamo per gradi. Se interroghiamo il dizionario sulla parola inaugurare lo stesso ci risponde con il seguente testo:”celebrare con solennità l’inizio di un’attività d’interesse pubblico”.Allora la domanda nasce spontanea. Perché un Sindaco inaugura una struttura pubblica il 28 dicembre 2013 quando la ditta che ha eseguito i lavori consegna la stessa soltanto il 9 gennaio 2014? Ma soprattutto come mai – nei giorni successivi l’inaugurazione – la scala si arricchisce giornalmente di nuovi accessori e protezioni?

Caro Sindaco, vari cittadini le hanno posto delle domande a cui lei non ha risposto. Mi consola il fatto che non ha risposto nemmeno a noi consiglieri in maniera puntuale.Con interrogazione prot. 02347/2014 le chiedevamo le seguenti cose:
-Quali sono i progetti messi a disposizione della Soprintendenza ai Beni Architettonici del Molise e quali criticità;
 A quale norma si deve fare riferimento a suo avviso la 236/1989 o la 503/2006;
 Se, a suo avviso, la scala e i suoi accessori sono sicuri per chiunque la utilizzi;
 In che data la ditta ha fatto la consegna “parziale” dell’opera;
 Se non sono state rispettate le norme previste dalla normativa cosa intende fare sia nei confronti dell’opera pubblica appena inaugurata sia riguardo le responsabilità del procedimento.La sua risposta alle precedenti domande è lapidaria e incompleta. Infatti ci risponde a solo 3 domande. Precisamente alla prima dicendo che la Soprintendenza ha espresso parere in sede di conferenza di servizi. Alla quarta in cui dice che la consegna è avvenuta il 09 gennaio 2014 e alla quinta in cui ci dice che l’opera è stata realizzata nel rispetto delle norme previste in materie di lavori pubblici.Come mai non ci spiega quale norme trovano applicazione  nell’opera eseguita? Come mai non si sbilancia sulla sicurezza dell’utilizzo della stessa? Forse perché l’opera è ancora oggi sotto esame e viene ritoccata per raggiungere il grado di operabilità propedeutico alla sua inaugurazione?Parliamo della scala, ma possiamo tranquillamente passare ad altro. La Piscina Comunale ad esempio. Solito taglio del nastro il 10 novembre 2013. Quindi il Sindaco Di Brino inaugura la nuova opera senza tenere conto del fatto che la ditta che ha preso in gestione l’impianto ha dichiarato nel cronoprogramma che prima dell’inizio della gestione avrebbe realizzato l’impianto solare fotovoltaico. Sindaco Di Brino hai visto l’impianto? Io no. Come funziona? Il piano tariffario inserito e proposto nell’offerta tecnica è immodificabile (risposta all’interrogazione prot. 028789/2013), mentre il cronoprogramma dei lavori/investimenti da cui dovrebbero scaturire le tariffe può subire variazioni? E i cittadini chi li tutela? Per non parlare della corrispondenza tra l’ASREM, la Prefettura ed il Comune in cui vengono poste problematiche sia riguardo il fatto che non è stato richiesto il parere preventivo sul giudizio igienico-sanitario sia soprattutto cosa ancora più grave sulla verifica di agibilità che la competente Commissione Comunale sembra ancor non aver emesso.Eccoci al dunque. La domanda iniziale trova una sua risposta: il taglio del nastro non è conseguente alla consegna di opere pubbliche ben realizzate, ma è finalizzato ad “accontentare” i cittadini e a portare avanti le solite iniziative populistiche tanto care al Sindaco Di Brino. Come se gli abitanti di Termoli non sapessero distinguere tra l’auto compiacimento del primo cittadino e il vero sviluppo della città.
Paolo Marinucci
Consigliere Comunale “Liberatermoli”

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