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Maltrattamenti in famiglia: 66enne allontanato da casa

La Polizia di Stato, in data 12 agosto 2015, ha eseguito in Termoli una ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento di un uomo di anni 66 dalla casa in cui viveva con la moglie e i figli, con il divieto di ritornarvi o di contattare il proprio nucleo familiare senza l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria. Il provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Larino dott. Rinaldo D’Alonzo su richiesta del P.M. dott. Venturi, è scaturito a seguito di approfondita e tempestiva attività di indagine da parte della Squadra Mobile di Campobasso che ha consentito di evidenziare, in assenza di denuncia della parte offesa, maltrattamenti in famiglia avvenuti per molti anni da parte dell’uomo, il quale con abitualità era solito aggredire la moglie sia verbalmente, con ingiurie e minacce, e sia fisicamente, con calci e pugni.
I maltrattamenti nei confronti della moglie, che da ultimo hanno configurato il reato di lesioni, concretizzatesi con vasti ematomi plurimi, assumevano anche una natura psicologica ed erano spesso causati da futili motivi o inflitti in presenza dei figli minori tanto da costringere in più occasioni la donna a scappare di casa per sfuggire ai soprusi del marito.
Il clima di terrore instaurato ed alimentato costantemente dall’uomo anche con altri comportamenti violenti, come distruggere mobili o scagliare oggetti, ha indotto la donna a non denunciare il proprio coniuge e a cercare di ostacolare le sue reiterate condotte per paura di ritorsioni a suo danno.
Rimane sempre alta l’attenzione verso il triste fenomeno della violenza domestica da parte della Polizia di Stato che da sempre ritiene necessario affiancare alle attività di repressione, specifiche politiche di prevenzione anche attraverso la diffusione di una adeguata informazione a favore delle vittime dei maltrattamenti. Lo scopo è quello di trasmettere alle donne, maggiore fiducia verso le istituzioni infondendo la consapevolezza che solo denunciando tali reati alle forze di polizia e ai centri antiviolenza sarà possibile ricevere un concreto aiuto per liberarsi da una vita di soprusi e violenze.

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