FEMCA-CISL e UILCEM – UIL: nella vicenda Momentive abbiamo perso tutti

La decisione della MOMENTIVE di spostare altrove la produzione del silano ecologico Ntx dovrebbe indurre tutto il popolo e le istituzioni basso-molisane ad una riflessione sul futuro di questo territorio. Iniziando con la consapevolezza che in questa vicenda TUTTI ABBIAMO PERSO.
I favorevoli, le organizzazioni sindacali confederali in primis con le loro rappresentanze sindacali aziendali avendo a disposizione oltre trenta anni di statistica interna sull’ottima salute dei lavoratori chimici e sulla qualità dell’ambiente di lavoro.
La Momentive che, forte anche della prestigiosa certificazione EMAS in possesso solo della stessa e di un’altra azienda in Italia, aveva ottenuto tutte le autorizzazioni per costruire un nuovo impianto e produrre il silano NTX.
Anche i contrari hanno perso! Nei fatti, hanno impedito l’ampliamento con un NULLA IN MANO che dimostri scientificamente il nesso tra gli aumenti dei tumori con le produzioni chimiche locali!
Termoli, con l’industrializzazione è passata da 15 mila a 28 mila abitanti nel ventennio ‘71/91 e cioè a partire dall’insediamento Fiat (e al suo potenziamento dei primi anni 80) sino alla nascita delle prime due industrie chimiche e del relativo indotto.
Con il declino delle industrie e la perdita di migliaia di abitanti anche Termoli e il basso molise inizieranno un declino inarrestabile nel medio periodo (tendenza già in corso nel resto del Molise). Non serviranno più tante scuole e insegnanti, centri commerciali negozi e commessi, abitazioni e lavoratori edili, posti letto negli ospedali e relativo personale ecc.. E molte istituzioni locali ( con i relativi dipendenti ) saranno trasferite altrove.
Tutto questo non lo ha compreso neanche la classe dirigente politica della Regione e del Comune che, invece, spesso hanno avuto posizioni altalenanti con la loro burocrazia. Anche la politica locale pilatesca ha quindi PERSO scontentando sia i favorevoli che i contrari.
Tutti i perdenti, ma con responsabilità diverse e pesanti per alcuni, d’ora in poi dovranno spiegare ai giovani bassomolisani, disoccupati nella misura del 50% , il perchè dovranno EMIGRARE in altre parti del mondo per cercare lavoro e costruirsi un futuro quando potevano evitarlo grazie al trend positivo dell’industria locale ( Fiat e Chimiche in primis )!

Segreterie Regionali
FEMCA-CISL e UILCEM – UIL

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