Come Volevasi Dimostrare! D’Ascanio: i lavori dell’arenile di Costa Verde senza autorizzazione regionale

È stato accertato, senza rischio di smentita, che i lavori di ripascimento dell’arenile di Costa Verde, da me segnalati in Comune in data 12/6/2017, sono stati avviati senza autorizzazione regionale (acquisita nove giorni dopo: n.26/2017 del 21/6/2017).
Fatto strano che dagli uffici comunali, nonostante tutto, uscivano invece notizie rassicuranti e di totale regolarità.
Ma l’aspetto più problematico, di questa vicenda, è dato dal fatto che mentre l’autorizzazione al dragaggio viene rilasciata a corredo di analisi effettuate da uno studio privato, su richiesta e su campionamento a cura del diretto interessato, anch’egli privato (S.M.M. S.p.A.) NESSUN CONTROLLO È STATO INVECE ESEGUITO da parte di Arpa Molise (o di altri organismi espressione della Pubblica Amministrazione) sulla compatibilità delle caratteristiche chimiche-fisiche e microbiologiche tra fondo di prelievo e sito di destinazione del materiale dragato.
ED ANCHE QUESTA È NOTIZIA FONDATA.
Stiamo parlando, è bene ricordarlo, di un litorale che è ricompreso in un Sito di Interesse Comunitario e, perciò, sottoposto ai suoi inderogabili vincoli normativi.
Ecco, questi essenziali elementi che, insieme ad altri completeranno la pratica, li consegneremo alle autorità competenti per individuare eventuali responsabilità o anche solo errori da non ripetere in futuro.
Lo abbiamo fatto, non tanto per respingere al mittente, carte alla mano, le sguaiate e retoriche congetture a cui il sindaco, come un disco rotto, ha fatto e fa ormai ricorso ogni qualvolta si trova a difendere l’indifendibile, ma, soprattutto, nella speranza che questi amministratori acquisiscano almeno il concetto secondo cui IL MATERIALE DI DRAGAGGIO, CLASSIFICATO “RIFIUTO” (art.185, D.Lgs. 152/2006 e sentenza Cass. Sez.III N.21488 del 21/6/2006) certamente può essere utile alla erosione costiera in generale, riempire banchine e terrapieni, ma ci sembra velleitario, perché dannoso, pensare che sia la soluzione ideale per ricreare litorali sabbiosi ad alta densità balneare e che si prefigge (solo per propaganda politica, in verità) di competere sul mercato turistico di qualità.

Commenti Facebook