Arrestati per estorsione ai danni di un larinese

Intorno a mezzogiorno di ieri, in Larino, i militari della Stazione Carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento di cattura nei confronti di due italiani (R.G. – 46enne – e T.F. – 48enne -), riconosciuti come correi in un’estorsione perpetrata lo scorso febbraio nella città frentana. Il fatto storico risale ai primi di febbraio di quest’anno, quando un cittadino larinese, vincendo ogni timore e con determinante tempestività, ha denunciato alla Stazione Carabinieri della città di essere oggetto di pesanti intimidazioni da parte di soggetti che, con una motivazione del tutto pretestuosa, gli stavano chiedendo soldi. Alcuni di tali individui, in effetti, erano a lui noti per essere pericolosi, ciò incutendo in lui particolare preoccupazione. Nell’immediatezza della ricezione della denuncia, i militari della Stazione si sono attivati e, l’8 di quel mese, sono riusciti ad intervenire proprio mentre due degli appartenenti al sodalizio erano intenti a riscuotere parte del denaro presso la stazione ferroviaria della città. Nell’occasione, i due esattori (C.V. – 25enne – e C.L. – 47enne -), sono stati arrestati in flagranza. La somma che in quel caso stavano “recuperando” era di trecento euro, a titolo di prima “rata”.
Dopo l’arresto dei primi due, tuttavia, le meticolose indagini del personale dell’Arma sono proseguite senza sosta, sino a definire compiutamente le posizioni di responsabilità di tutti i coinvolti che, in effetti, sono risultati essere ben quattro. Si è accertato, dunque, che gli autori avevano attirato in un agro campestre la vittima da sola e, in quella sede, avevano cominciato le prospettazioni minatorie, con metodo che ha denotato da subito chiara dimestichezza con i contesti estorsivi. In particolare, si è ben recepito che la condotta era stata organizzata in ogni dettaglio, prevedendo la presenza di tutti e quattro i soggetti (ben noti per i loro trascorsi giudiziari), dando luogo alle minacce con tipiche gestualità e frasi che hanno reso estremamente credibile la sussistenza del pericolo per la vittima. Uno di essi, pur non avendo proferito verbo, ha spaventato più di tutti il malcapitato che si è sentito scrutato (“mi guardava da sopra e sotto”) tanto da farle sembrare che fosse addirittura il capo. Un altro, invece, ha detto alla parte offesa che se non avesse pagato ne sarebbero arrivati altri trenta, facendo intendere che ben più nutrito poteva essere il sodalizio già di per sé cospicuo. Ovviamente, prima di andarsene gli autori hanno intimato alla vittima di non rivolgersi assolutamente alle Forze di Polizia. Dopo l’incontro, peraltro, un ulteriore sodale tra i quattro ha perseverato nel reiterare le minacce a mezzo telefono anche nei giorni a seguire.
Determinate le responsabilità, dopo l’arresto in flagranza dei primi due, sono giunti anche i provvedimenti cautelari nei confronti dei rimanenti, ieri eseguiti.
Al momento, gli interessati si trovano presso la Casa Circondariale e di Reclusione di Larino.

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